Ieri al Palazzo Reale i rappresentanti di Facciamo Gruppo Adv-to #iononapro, Viviana Manfrè, e Unimpresa Sicilia, Salvatore Politino, sono stati ricevuti dal Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Tre mesi di chiusura imposta dal Governo Nazionale, per ragioni di sicurezza sanitaria, “ha comportato per le nostre aziende non avere, alla riapertura, liquidità di cassa e sostenere solo costi fissi (utenze, affitti, consulenti, etc…). Ciò che di cui necessitiamo – scrivono in una nota i rappresentanti delle agenzie di viaggio e dei tour operator – è l’indispensabile nell’immediato, altrimenti il rischio è assistere alla definitiva chiusura delle nostre attività. L’emergenza Covid-19 è senza ombra di dubbio il più catastrofico avvenimento del Paese dai tempi della seconda guerra mondiale; il turismo ne è uscito maggiormente colpito rispetto al resto delle attività produttive nazionali perché, a causa dei vari mesi di lockdown che ha imposto lo stop per questioni di sicurezza sanitaria nazionale, la ripresa non sarà immediata. Potremmo vedere nuova luce, salvo altri lockdown, nella primavera inoltrata del 2021”.

Le agenzie hanno subito un’ondata di cancellazioni già dallo scorso mese di febbraio, agli albori della pandemia, che si traduce in “un’emorragia di denaro che ha letteralmente messo in ginocchio il settore. Si parla infatti di un vero e proprio dramma, ingigantito dall’invisibilità dinanzi alle istituzioni locali e nazionali: il prossimo autunno potrebbe essere la stagione del definitivo “default” del Sistema Italia, sia come imprese che come indotto di forza lavoro. Nei vari decreti emanati dal Governo Italiano, gli aiuti destinati alle agenzie di viaggio e tour operator, sotto forma di credito di imposta, risultano inefficaci dinanzi alle perdite subite ed in contrapposizione alle esigenze reali dei professionisti del turismo. Il Ministero dei Beni culturali ha creato il “bonus vacanza”, il quale è stato inserito impropriamente nel capitolo Turismo, nonostante sia un intervento sociale diretto alle famiglie. Altra misura nazionale di sostegno è il fondo perduto per tutte le attività produttive che hanno subito una perdita dei 2/3 del fatturato, calcolato sulla differenza tra il mese di aprile 2019 e quello 2020, con una percentuale che varia dal 20% in giù. Per la maggior parte delle agenzie di viaggi e tour operator, il calcolo sul mese di aprile non corrisponde alla stagionalità dei maggiori flussi turistici; inoltre ricordiamo, che siamo stati in lockdown per più di 3 mesi ed abbiamo cancellato i precedenti 6 mesi di lavoro (ultima parte dello scorso anno). Chiediamo, quindi, che il fondo perduto sia calcolato sulle perdite di 6 mesi, e non più al solo mese di aprile”.

Ma c’è un capitolo che riguarda pure la Regione, che “ha stanziato 75 milioni di euro sotto formula di vouchers per acquisizione di servizi recettivi territoriali”, ma “il cui iter è farraginoso e tardivo considerato che siamo a fine giugno ed ancora non si hanno le linee guida complete e definitive; i fondi citati sono extraregionali, ovvero europei ed, al momento, risultano bloccati. Non si tiene assolutamente conto dell’urgenza, delle esigenze reali e della difficoltà del settore: si viaggia pochissimo per paura e per mancanza di soldi, i costi dei biglietti aerei sono alle stelle, gli incassi sono nulli e i cosiddetti “aiuti” dallo Stato sono irrilevanti rispetto alla quantità di tasse da pagare a breve”.

Da qui una serie di richieste inoltrate a Micciché e alla Regione: l’erogazione di un fondo perduto regionale che dovrà essere calcolato sulle perdite effettive tra il fatturato del 1° semestre anno 2019 e del 1° semestre anno 2020; l’istituzione di un fondo garanzia regionale per agenzie di viaggi e tour operator, da cui attingere in caso di emergenza, calamità e crisi varie; il riconoscimento del ruolo delle agenzie di viaggi e tour operator (in possesso di regolare licenza rilasciata dall’Assessorato al Turismo ) per il controllo sull’abusivismo (sia su social media che territoriale); implementare la continuità territoriale per tutti gli aeroporti della Regione Sicilia al fine di favorire gli spostamenti dei siciliani verso gli scali internazionali di Roma e Milano, per tratte di linea e charterizzate, di medio e lungo raggio del turismo “leisure”.

“Il Presidente Miccichè – dicono Viviana Manfrè e Salvatore Politino, in qualità di portavoce – ha ascoltato con molta attenzione e partecipazione le richieste della nostra categoria condividendo le nostre difficoltà al proseguo dell’attività post covid-19; ci ha assicurato che studierà le possibili soluzioni per venire incontro alle nostre esigenze e per questo lo ringraziamo”.