“Nella mia vita ho visto moltissima gente salire sul carro del vincitore, e persino qualcuno romanticamente salire sul carro degli sconfitti. Ma che io sappia è la prima volta che qualcuno decide di gettarsi sotto le ruote del carro degli sconfitti”. Lo ha scritto Roberto Alajmo, ex sovrintendente del Biondo di Palermo, per commentare la notizia del ‘ritorno’ di Leoluca Orlando nel Partito Democratico. Alajmo e Orlando si erano lasciati malissimo, nel 2019, dopo la decisione del sindaco di aprire un bando pubblico per la sua successione: “In quest’ultimo mandato – aveva spiegato lo scrittore in un’intervista a Repubblica – si è capito che (il sindaco, ndr) non tollera più neanche il minimo distinguo alla sua narrazione trionfalistica. Per diversi mesi – spiegava Alajmo – i rapporti si erano interrotti. Nessuna risposta alle mail, alle telefonate e ai messaggi. In almeno un paio di occasioni ha tentato di umiliarmi pubblicamente. Poi mi ha comunicato che con Musumeci avevano concordato di procedere con un avviso pubblico ‘per una questione di trasparenza’: io gli ho spiegato che non avrei mai potuto dirigere un teatro avendo contro i due soci di maggioranza, esprimendo la mia perplessità a ricandidarmi. Lui mi ha esortato a presentare la domanda. A quanto pare ci teneva a strangolarmi con le sue mani”.