Le aspettative di Matteo Salvini di arrivare all’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina già entro la prossima estate si infrangono sulle parole di Pietro Ciucci, il manager da lui scelto per guidare la società incaricata di realizzare l’opera tra Sicilia e Calabria. Per rispondere ai 239 rilievi, osservazioni e richieste di integrazione al progetto arrivati dal ministero dell’Ambiente serviranno più di 30 giorni. Tutto quindi slitterà di mesi e la prima pietra sarà posta, se non ci saranno altri rallentamenti, soltanto all’inizio del 2025.

“La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga – afferma l’amministratore delegato – Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte”, ha spiegato a Radio Rai 1 il manager, già alla guida dell’Anas, la società delle strade oggi socio di minoranza della Stretto di Messina spa, in-house del Tesoro, partecipata anche da Rfi e dalle amministrazioni delle due regioni toccate dall’opera. Continua su Huffington Post