“Iniziai nel 1976 sognando di fare una grande radio”. Intuizione, sensibilità e passione sono alla base del successo radiofonico di Aldo Naselli, direttore di Radio In 102, “la voce della tua città”, un microfono aperto su Palermo che dà spazio ai giovani, all’intrattenimento, alla musica, al sociale e a temi di approfondimento come medicina, salute e benessere. L’impresa di Aldo, il suo “sogno radiofonico” inizia 43 anni fa da un’intuizione familiare. Laureato in Scienze Politiche, a 26 anni decide di concentrarsi sul mondo delle “radio libere”, grazie alla madre che conobbe un giovane milanese esperto nel settore. Negli anni ’70 esistevano le “radio libere” a fianco della Rai, più austera, che “acchiappavano” meglio il pubblico e le nuove generazioni. E la musica? La musica aveva un ruolo fondamentale. Negli anni ’70  godeva di grande valore e prestigio. Passavano attraverso le radio i maggiori successi, le canzoni d’autore e le dediche. Grande spazio nelle radio era rivolto alle dediche, in cui gli amanti trovavano spazio per esprimersi il proprio amore a vicenda.

Appena laureato, Aldo inizia ad inventarsi il suo futuro così come avviene per i giovani di oggi. “Nulla nella vita avviene per caso – racconta – mia madre conobbe questo ragazzo di Milano che lavorava nel mondo radiofonico, che aveva le apparecchiature mentre io avevo un appartamento a disposizione. Da lì a poco lo convinsi a mettere le basi per la nostra radio a Palermo. Nel 1975 nasce la prima “Radio H In International”, con belle voci e la musica di quegli anni. “Un investimento che continuai da solo e ha visto i suoi frutti nel tempo. Non un gioco come diceva mio padre, che si aspettava qualcosa di diverso dopo la laurea. Se c’è una cosa che attenziono nei ragazzi di oggi che vogliono fare radio, sono i presupposti. Una bella voce, dialettica e passione. Ai giovani chiedo di fare l’esperienza di “Speaker per un giorno”, dando una formazione per crescere e migliorarsi anche attingendo a diverse fonti. Per chi inizia un mestiere è necessario avere dei punti di riferimento. Se sei veramente bravo, allora supererai anche il tuo maestro!

L’impresa di Radio In 102 passa attraverso i social. Oltre all’FM, si può seguire in streaming o con un APP sul proprio smartphone. Per fare radio oggi, si sceglie anche il “personaggio”. Quasi tutte le trasmissioni di Naselli passano in diretta video su Facebook raggiungendo un picco di 140.000 visualizzazioni. Programmi dedicati al sociale o a medicina e benessere, o quelli legati all’intrattenimento come “Rendez vous”, “Hello People” o “Glitter People” raggiungono dalle 1.500 alle 8.000 visualizzazioni. “È più importante il contenuto che la forma, un bella faccia ha sicuramente più successo di pubblico, di affezionati e il presupposto per diventare un punto di riferimento”. Oggi Radio In è la radio ufficiale della Targa Florio, del Giro di Sicilia e del “Muoviti”, un evento annuale che raggruppa tanti giovani, organizzato dalle palestre Body Studio oltre ad essere stata radio ufficiale di “Expo Cook” per due anni consecutivi.

“Il mondo delle radio sta vivendo una nuova primavera”. Il sogno di Aldo inizia con un TEM professionale di 40 watt arrivando fino al Polo Nord. Oggi si parla di 2.000, 3.000 watt. “Con 40 watt mi ascoltavano fino in Svezia”, racconta. “Qualche giorno fa, un amico al Polo Nord che si trovava lì per un viaggio mi scrisse raccontando che stava ascoltando la nostra radio attraverso l’APP”. Anche quella del nome fu un’intuizione. Negli anni ’70 la scelta di “Radio In” fu originale per la brevità di testo a livello commerciale e per la diversità rispetto ai competitor locali e nazionali. “Era il 1976. Chiudevo gli occhi e pensavo a come sarebbe stata la mia radio dopo dieci o vent’anni. “Ambizione e determinazione mi hanno ripagato. Il mondo della radio ti permette di metterti in gioco continuamente oltre alla ricchezza e all’opportunità di fare amicizia con gente diversa. “Non è stato solo un gioco come diceva mio padre, ma un’intuizione che ha funzionato parecchio anche a livello economico, non solo umano”.