Da tre giorni non si fermano gli sbarchi a Lampedusa: nell’hotspot di contrada Imbriacola, nonostante i trasferimenti disposti dal Viminale, ci sono oltre duemila migranti ammassati in condizioni igienico-sanitarie pessime, a fronte di una capienza di 350 posti. Una situazione che si ripete ogni estate, con il centrodestra che passa all’attacco: «Siamo al collasso» dice Matteo Salvini che il 4 agosto sarà sull’isola. Per evitare che l’emergenza si prolunghi per settimane, il Viminale ha noleggiato un traghetto che farà la spola, 3 volte a settimana, per trasferire i migranti ospiti della struttura. Entro stasera saranno complessivamente 900 i migranti che lasceranno l’isola, 600 dei quali a bordo della nave ‘Diciotti’ della Guardia Costiera.

Il Viminale «continuerà a mettere in campo il massimo sforzo» per consentire il trasferimento dei migranti, ha ribadito il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha avuto un incontro al Viminale con il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, che ha ringraziato assieme ai cittadini “per l’impegno e lo spirito di solidarietà dimostrati anche in questa fase». La titolare del Viminale ha confermato l’impiego delle navi di Marina, Guardia Costiera e Guardia di Finanza per svuotare l’hotspot, oltre al traghetto. Il ministero, inoltre, ha disposto l’assegnazione al Comune di circa 450 mila euro per lo smaltimento straordinario dei rifiuti dell’hotspot.

Nelle ultime 24 ore sono stati quattro gli sbarchi. Questa notte circa in sessanta, su due diversi barconi, hanno raggiunto l’isola mentre altri 43, cittadini siriani, egiziani e sudanesi, sono riusciti ad arrivare a terra dopo essere partiti da Zuara in Libia a bordo di un’imbarcazione di 9 metri. Li hanno intercettati i militari della Guardia di Finanza. Poco prima delle 3, a undici miglia dall’isolotto di Lampione, una motovedetta della Guardia costiera ha invece bloccato un’imbarcazione di 5 metri, salpata da Zarzis in Tunisia, con 17 cittadini tunisini e marocchini. Nel gruppo, anche due donne. Tutti sono stati portati all’hotspot. Il flusso è proseguito anche in giornata: 22 persone, tra cui 9 donne e 1 minore, in fuga da Costa d’Avorio, Guinea, Burkina Faso, Mali e Sierra Leone, sono state intercettate da un mezzo di Frontex e da una motovedetta della Gdf mentre si trovavano a sei miglia dal porto. Infine, 16 cittadini tunisini sono stati bloccati, a 21 miglia da Lampedusa, da una motovedetta della Guardia costiera. Il barchino sul quale viaggiavano era alla deriva. Anche questo gruppo è stato portato nella struttura d’accoglienza finito da alcune settimane al centro di una indagine della Procura di Agrigento al momento aperta come modello 45, ossia senza indagati o ipotesi di reato.

Con l’emergenza di queste ore torna ad alzarsi il tono del dibattito politico. «L’hotspot al collasso: quasi 2 mila immigrati presenti su 300 posti disponibili! E gli sbarchi proseguono… Dal 1° gennaio al 26 luglio del 2019, con il lavoro mio e della Lega al ministero dell’interno, sbarcarono in 3.589», scrive su twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini.