Lo abbiamo imparato dal Manzoni negli anni della scuola: “Il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare”. Alessandro Dagnino, il tecnico chiamato da Schifani a gestire il bilancio della Regione, non non ha la scioltezza di un assessore politico. Appartiene alla schiera di avvocati che spaccano il capello in quattro; e che prima di bere un bicchiere d’acqua quasi si chiedono se il gesto è contemplato dalla norma. Di conseguenza non ama i decreti. Pretende che su ogni spesa, anche minima, si pronunci l’Ars, la palude dove puntualmente sprofondano i buoni propositi del governo. Stando alle cronache del Palazzo pare che Dagnino in questo 2025 abbia firmato un solo decreto: quello che istituisce la task force che dovrà incentivare gli investimenti in Sicilia. A ciascuno dei cinque luminari che ne faranno parte spetterà un gettone di sessanta mila euro l’anno. Prosit.