A rimanere bloccati, in questo ottobre nero, non sono soltanto le 56 mila imprese che volevano accedere al Bonus Sicilia attraverso il click day indetto dalla Regione (rinviato e poi annullato). Ma anche centinaia di tassisti e noleggio con conducente che lunedì prossimo, con lo stesso metodo, avrebbero dovuto partecipare a un bando da 10 milioni. La seconda misura di questa Finanziaria di guerra (disgraziata), però, è stata rinviata a causa di problemi informatici, segnalati dalle associazioni di categoria. L’assessorato alle Infrastrutture ha deciso che il click day si svolgerà non prima del 27 ottobre. A gestire la piattaforma in subappalto dalla Tim è Webgenesys. Il fornitore, quindi, è lo stesso individuato dalla Regione per evadere il primo bando. Che era anche il più corposo, avendo previsto una torta da 125 milioni di euro.

Il secondo, sulla carta molto snello (tanto che tutti i richiedenti, nonostante il click day, dovrebbero vedersi garantite delle somme: 2.700 euro per i tassisti, 1.650 per i Ncc), per il momento va in soffitta. La piattaforma, ancora una volta quella di SiciliaPEI, non sembra reggere il sovraccarico, e può darsi che il crack del primo tentativo incida sul secondo. In queste ore la Regione sta cercando di apportare correttivi al bando del Bonus Sicilia e nel frattempo valuta le strade da seguire con il fornitore: mettere alla porta Tim significherebbe, con buona probabilità, dover rinunciare all’immensa banca dati accumulata nelle scorse settimane. E tutte le microimprese, prima di poter accedere al finanziamento a pioggia – ma saranno circa 2 mila euro a testa: cioè briciole – sarebbero costrette a ripetere la procedura di registrazione. Un’evenienza che l’assessorato alle Attività produttive, diretto da Mimmo Turano, vuole assolutamente scongiurare. Così il contratto rimarrà comunque in piedi. Piaccia o no a Musumeci.