La partita più ingarbugliata di Sicilia, a Sciacca, finisce col trionfo di Fabio Termine e del ‘campo largo’, che s’impongono al fotofinish su Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia di Valori, e fresco di apparentamento con Fratelli d’Italia. Messina credeva di aver vinto al primo turno, ma un errore nello scrutinio (ammesso da un presidente di seggio) gli è costato l’annullamento di 38 schede, costringendolo al ballottaggio. Dove il suo avversario, sostenuto da Pd e Cinque Stelle, 32 anni, ha avuto la meglio con il 53% dei consensi. Messina ammette la sconfitta, ma nel frattempo prepara ricorso per quanto accaduto due settimane fa.

Negli altri centri al voto, il Pd esulta pure per la conferma di Salvo Astuti, che si conferma sindaco di Palagonia, nel Catanese, con il 59%. Battuto nettamente Franco Calanducci. A Scicli, nel Ragusano, si impone come da pronostico Mario Marino, candidato civico di centrodestra, che supera di dieci punti Caterina Riccotti (che a sua volta si era guadagnata l’accesso al ballottaggio per una manciata di voti), sostenuta da Italia Viva e Psi. Nell’ultima sfida di giornata, a Villafranca Sicula, il sindaco è Gaetano Bruccoleri, che dopo il pareggio al primo turno, ha superato per sette voti Domenico Balsamo.