Huffington Post

Il progetto del Ponte slitta
la prima pietra solo nel 2025

Le aspettative di Matteo Salvini di arrivare all’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina già entro la prossima estate si infrangono sulle parole di Pietro Ciucci, il manager da lui scelto per guidare la società incaricata di realizzare l’opera tra Sicilia e Calabria. Per rispondere ai 239 rilievi, osservazioni e richieste di integrazione al progetto arrivati dal ministero dell’Ambiente serviranno più di 30 giorni. Tutto quindi slitterà di mesi e la prima pietra sarà posta, se non ci saranno altri rallentamenti, soltanto all’inizio del 2025. “La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga - afferma l'amministratore delegato - Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare..

Filorussi, trattori, terrapiattisti:
bestiario dei candidati antisistema

Posizioni critiche verso l’Ucraina se non proprio filorusse, propaganda anti-israeliana, antioccidentale, anti-Europa, no vax, negazionismo del covid, conservatorismo cattolico più spinto, terrapiattismo. Ex comunisti, leghisti della prima ma anche della seconda ora, vecchi 5 stelle, sovranisti. C’è un po’ di tutto nelle due liste antisistema che sono riuscite a presentarsi per le elezioni europee: Pace terra dignità, lanciata da Michele Santoro (esclusa al Nordovest), e Libertà, capitanata da Cateno De Luca. Due galassie, o forse meglio dire sistemi solari visto le dimensioni elettorali, separate ma comunicanti, con tematiche si trovano sia da una parte che dall’altra: si va da un generico pacifismo a teorie complottiste fatte e finite. Simili i contenuti e, in parte, anche gli elettorati, ma ben diverse le due formazioni. I candidati di De Luca sono soprattutto..

Meloni si candida capolista:
“Votatemi e scrivete Giorgia”

Una Giorgia Meloni alle prese con gli otoliti sale sul palco della Conferenza FdI a Pescara e annuncia la sua candidatura alle elezioni europee. "Sapete questa cosa qui che ho nelle orecchie? Be', sono sul palco ma in realtà è come fossi su un ottovolante. Se mi vedete sbandare ogni tanto non preoccupatevi: tranquilli, ce la faccio" dice scherzosamente la premier. Poi si candida come capolista alle Europee in tutte le circoscrizioni elettorali. "Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di fratelli d'italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo" sostiene Meloni. Le motivezioni: "Sono un soldato, non esito a schierarmi in prima linea". La premier nel suo discorso parla dell'Ue che vuole riformare, di migranti, di cambiamento climatico, di Mario Draghi, della traversata nel deserto del..

Il 25 aprile di Sergio Mattarella
“Il fascismo non conosceva pietà”

Il Capo dello Stato nel giorno della Liberazione ha pronunciato un discorso netto e diretto sulle responsabilità totali del Fascismo nella catastrofe italiana del biennio '43-45, riconoscendo il ruolo determinante, fondante della Resistenza nell'edificazione della democrazia italiana. Parlando a Civitella Val di Chiana, luogo di una strage nazifascista, Sergio Mattarella ha espresso concetti già altre volte sottolineati, ma con parole e toni inequivocabili. "A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della Resistenza fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero e il mondo fosse finalmente contrassegnato dalla pace, dalla libertà, dalla giustizia. Oggi, in un tempo di grande preoccupazione, segnato, in Europa e ai suoi confini, da aggressioni, guerre e violenze, confidiamo in quella speranza", ha detto il Capo dello..

La Meloni pubblica Scurati ma
sconfessa i suoi sulla censura

Giorgia Meloni mette in chiaro che non è stata lei a chiedere la censura del monologo di Antonio Scurati sul fascismo. Per la presidente del consiglio “in un'Italia piena di problemi, anche oggi la sinistra sta montando un caso. Stavolta è per una presunta censura a un monologo di Scurati per celebrare il 25 Aprile. La sinistra grida al regime, la Rai risponde di essersi semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro (lo stipendio mensile di molti dipendenti) per un minuto di monologo. Non so quale sia la verità – dice Meloni - ma pubblico tranquillamente io il testo del monologo (che spero di non dover pagare) per due ragioni”. Continua su Huffington Post

Iuventa docet. È ufficiale:
non esistono i taxi del mare

I taxi del mare non sono mai esistiti. E la sentenza di oggi del gup di Trapani di "non luogo a procedere" per gli imputati del processo Iuventa lo conferma. Dopo la richesta della stessa Procura di Trapani e un'inchiesta costata circa 3 milioni di euro, il Tribunale del capoluogo siciliano lo ha scritto nero su bianco: nessun favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per i quattro membri dell'equipaggio della nave della Ong tedesca Jugend Rettet e per altri 17 indagati nel caso della nave umanitaria. "Un'odissea durata sette anni - spiegano da Iuventa - che dopo due anni e oltre 40 udienze preliminari, si conferma come il più lungo, costoso e vasto procedimento contro le Ong di ricerca e soccorso, esempio emblematico dei grandi sforzi compiuti dalle autorità per criminalizzare la migrazione"...

239 dubbi sul Ponte sullo Stretto
Di chi? Dello stesso governo

Prima di partire il progetto del Ponte sullo Stretto ha bisogno di 239 risposte ad altrettante richieste di integrazioni e documenti da parte del ministero dell’Ambiente. Tante, troppe, per i critici della maxi-opera sostenuta da Matteo Salvini e che dovrà collegare Calabria e Sicilia. Un numero congruo dato il progetto, secondo la società Stretto di Messina, la partecipata del Mef incaricata di realizzare l’opera. Gli appunti sono contenuti in undocumento di 42 pagine della commissione tecnica di valutazione di impatto ambientale Via-Vas. Per la valutazione di impatto ambientale vera e propria sono state richieste 155 integrazioni. Altre 66 i sono state richieste per la Valutazione di incidenza (Vinca), che verifica le conseguenze di un'opera sui siti Natura 2000, i siti protetti di interesse Ue. Per il Piano di utilizzo terre..

Missili e droni nel cielo di Israele
L’Iran attacca, pronta la reazione

L'attesa ritorsione dell'Iran contro Israele scatta nella notte fra sabato e domenica. Attacchi multipli, con un'ondata di missili e droni diretti verso il suolo israeliano partiti dall'Iran e da altri paesi come Libano e Yemen dove sono presenti milizie alleate. Il governo israeliano stima che siano stati lanciati oltre 200 missili. Fonti iraniane riferiscono che vengono utilizzati anche missili ipersonici e Kheibar nell'operazione chiamata Vadeh Sadegh (Vera promessa). Le sirene di allarme risuonano nell'area di Gerusalemme e nel sud del paese, fa sapere l'esercito israeliano. Si sentono esplosioni nel cielo di Gerusalemme, dovute a missili e droni intercettati dall'Iron Dome, aiutato dai caccia americani e britannici. I pasdaran dicono che obiettivi sono stati colpiti in Israele, come una base dell'aeronautica nel Negev, mentre in Iran si festeggia in strada sventolando..

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