Huffington Post

Potrebbe concedersi “carta bianca”, ma Bianca non cambia

“È sempre Carta Bianca”, il titolo scelto per il nuovo programma di Bianca Berlinguer, da martedì 5 settembre, su Rete 4, non più Raitre, ora nel dominio Mediaset. Quasi una promessa di fedeltà autobiografica. Anche nel promo Bianca annuncia, rassicurante, continuità, “… sarò sempre io”, promette al pubblico, abituato, altrove, al suo volto, alla sua cifra, come dire, severa, “giansenista”. Con rispetto quasi reverenziale, avendo memoria affettiva epocale e politica di Enrico Berlinguer, “suo” padre, il Padre. Un valore fondante e forse, altrettanto, anche un peso per Bianca, posto che i figli hanno, sì, il dovere di custodire e proteggere il proprio tesoro affettivo, genetico, ma anche il dovere, non meno necessario, della discontinuità dal peso genitoriale, a maggior ragione davanti al simbolico che si accompagna al cognome Berlinguer, a..

Renzi si candida alle europee
Si tratta sulla soglia del 3%

Matteo Renzi si riprende la scena e fa sapere che sarà candidato alle europee, nel collegio di Milano, con il brand 'Il Centro'. L'annuncio arriva mentre si fa strada nelle interlocuzioni tra la maggioranza e alcuni partiti di opposizione l'ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento dal 4 al 3% per la corsa a Strasburgo. In FdI non ci sarebbero preclusioni: la mossa, che aiuterebbe i partiti più piccoli come Iv, potrebbe favorire un atteggiamento più morbido in Parlamento su alcuni dossier cari al governo, è il commento in ambienti di maggioranza e opposizione. Anche se Italia Viva sembra respingere al mittente questa eventualità con Raffaella Paita che annuncia l'opposizione del partito di Renzi ad un progetto del genere perchè - spiega - non si deve avere paura del voto...

Lega contro Lega. Sui migranti
protestano sindaci e governatori

I migranti fanno litigare la Lega con la Lega. Non è un paradosso, ma è ciò che sta accadendo in questi giorni in cui aumentano gli arrivi per mare e l'accoglienza si fa sempre più difficile, su tutti i territori. Lo scontro sale di livello, perché a scendere in campo sono i governatori. E oggi a parlare, ben due volte, è stato Luca Zaia. Che il presidente del Veneto fosse irritato con il Viminale era il segreto di Pulcinella, che avesse fatto un asse con i sindaci (dem e non) per l'accoglienza diffusa in Regione, per evitare nuove tendopoli, era cosa nota. Ma oggi Zaia ha messo in fila un ragionamento che fa tremare lo stato maggiore leghista. E che, pur con una certa eleganza e cautela, punta dritto al..

Accise nostre (Urso non c’entra)
L’odiosa tassa non sarà ridotta

Si dovrebbe voler bene al ministro Adolfo Urso, invece di indicarlo a destra e a manca come il responsabile dei guai degli italiani in macchina per le vacanze (tra l'altro brevi). Ha detto la verità: le accise sulla benzina il governo non le abbassa, nemmeno a pensarci che le abolisca. Del resto senza accise il carburante in Italia costa meno che in altre parti d'Europa - parola di ministro nel giorno dell'esplosione del caso. E quindi teniamocele, perché negarci certe ebbrezze. Lo stesso Urso fa sapere, intervistato da Repubblica, che gli aumenti non ci sono, "da due giorni i prezzi sono sostanzialmente stabili. Ma vedo che tutti i mezzi di informazione preferiscono titolare sul caso di un solo distributore sulla Milano-Varese perché propone la super a 2,7 euro". Qualcuno a..

“Fermate il decreto sul caro-voli”
Compagnie aeree contro l’Italia

Un gruppo di compagnie aeree europee invita la Commissione europea a intervenire contro il decreto italiano che limita le tariffe aeree su alcune rotte. L'ente Airlines for Europe (A4E) - che rappresenta tra gli altri Air France-Klm, Lufthansa e Ryanair - ha invitato Bruxelles "a chiarire con l'Italia che questo intervento ha un impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa", secondo una lettera vista dal Financial Times. "Siamo fortemente preoccupati che se questa legge venisse adottata, potrebbe creare un precedente e portare a un effetto domino con conseguente adozione di regolamenti simili in altri Stati membri dell'Ue", ha scritto l'amministratore delegato di A4E, Ourania Georgoutsakou. Limitare le tariffe su queste rotte "violerebbe" i diritti delle compagnie aeree "di competere laddove possibile, fissare i prezzi e definire..

Mancini, addio alla Nazionale
Dal Napoli in arrivo Spalletti

Da Luciano Spalletti, reduce dallo scudetto con il Napoli, al ritorno di Antonio Conte. La Figc si è messa subito al lavoro per trovare il successore di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale e i primi nomi che sono iniziati a circolare sono quelli del tecnico campione d'Italia, libero dopo la grande impresa con il club partenopeo, e l'allenatore leccese, rimasto senza squadra dopo il divorzio in primavera con il Tottenham. Conte ha già allenato l'Italia tra il 2014 e il 2016, e a marzo scorso ha risolto il contratto che lo legava al Tottenham. Spalletti ha più volte ribadito di non voler vivere questo periodo come anno sabbatico, non nascondendo la voglia di rimettersi al lavoro mentre Conte, dopo aver manifestato in più occasioni anche il desiderio di trascorrere..

“È tutto finito”. Quando si dice
Terzo Polo, ormai la gente ride

Ormai invecchiato, fisicamente stanco e psicologicamente estraneo a un tempo che non riconosce più come proprio e dal quale non viene più riconosciuto, in una delle ultime scene di “Un mercoledì da leoni” il non più giovane Matt guarda negli occhi gli amici surfisti con cui ha cavalcato le onde più alte della vita e, lapidario, scandisce: "È tutto finito". È tutto finito, dunque. È finito il sogno di un partito liberale più o meno di massa che, piazzato al centro dell’agone politico, scardinasse a colpi di realismo un bipolarismo stanco non senza fondamento ribattezzato “bipopulismo” durante la scorsa campagna elettorale. Si è esaurita la retorica dei competenti contrapposti ai demagoghi. Si è persa la speranza di richiamare alle urne su base razionale i milioni di elettori cosiddetti moderati che..

Altro segnale a Meloni. Renzi firma
per l’elezione diretta del premier

"Firmo ora il ddl costituzionale che il governo Meloni non ha avuto la forza in nove mesi di fare. Prevede l'introduzione dell'elezione diretta del presidente del Consiglio. Noi ci siamo a discuterla anche ad agosto, vediamo chi ci sta". Il leader di Iv, Matteo Renzi, dà l'ennesimo chiaro segnale a Giorgia Meloni, schierandosi a favore dell'elezione diretta del premier. Renzi sostiene però che il ddl è parte fondamentale del programma del Terzo Polo. "Il presidente del consiglio - spiega Renzi - è eletto contestualmente alle elezioni delle Camere e nomina e revoca i ministri". "Questa pdl - prosegue - a parole ha il consenso di maggioranza e parte delle opposizioni, ma sono 9 mesi che fanno melina. Oggi la consegniamo. Vogliamo stare ad agosto a discuterla? Noi siamo pronti. È..

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