Huffington Post

Giù le tasse sul lavoro, ma
solo per sei mesi. Poi chissà

Approvato il Def a metà aprile, aveva promesso che qualcosa in più, sul cuneo fiscale, si sarebbe potuto fare. Alla fine il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha mantenuto fede alla parola data. Nel decreto Lavoro approvato oggi, Primo Maggio, dal Consiglio dei ministri c’è la riduzione delle tasse in busta paga. Il taglio, a differenza di quanto si supponeva fino a qualche giorno fa, arriva a fino a 7 punti percentuali per i redditi più bassi (fino a 25mila euro l’anno) – quasi cento euro in più, nei fatti, in busta paga ogni mese – ma non partirà subito da maggio – anche questa era una promessa del ministro – bensì dal 1° luglio per arrivare fino al 31 dicembre, e non fino a novembre secondo quanto emerso dalle bozze..

Mea culpa di Lega e FdI
per la figuraccia sul Def

“Quando si sbaglia si chiede semplicemente scusa.” Con queste parole il senatore della Lega Massimo Garavaglia cerca di porre rimedio alla brutta figura fatta ieri dalla coalizione di destra in occasione del voto sul Def. "Siamo qui per rivotare un provvedimento che per uno sbaglio della maggioranza" non è stato approvato alla Camera, aggiunge il leghista, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama. “Scusa a Meloni, a Giorgetti e al governo, ma scusa anche ai cittadini". Sulla stessa linea si pone il capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti, che, alla Camera, dichiara: "Noi chiediamo scusa agli italiani e al presidente del Consiglio per quanto accaduto ieri. Le scuse le si possono sempre trovare, ma io penso e Fratelli d'Italia pensa che il senso di responsabilità viene prima di ogni altra cosa. Anche..

Giorgia Meloni celebra il 25 aprile
“Non ho nostalgia del fascismo”

Nel suo primo 25 aprile da premier, Giorgia Meloni affida a una lettera al Corriere della Sera "alcune riflessioni che mi auguro possano contribuire a fare di questa ricorrenza un momento di ritrovata concordia nazionale nel quale la celebrazione della nostra ritrovata libertà ci aiuti a comprendere e rafforzare il ruolo dell'Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia". "E lo faccio - aggiunge - con la serenità di chi queste riflessioni le ha viste maturare compiutamente tra le fila della propria parte politica ormai 30 anni fa, senza mai discostarsene nei lunghi anni di impegno politico e istituzionale". "Da molti anni, e come ogni osservatore onesto riconosce, i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo. Il 25 Aprile 1945..

FdI: la grande retromarcia di
Meloni e La Russa sul 25 aprile

Per ora si sa soltanto che il 25 aprile la presidente del Consiglio sarà assieme alle altre autorità dello Stato davanti all’Altare della Patria, che 112 anni or sono fu inaugurato per celebrare il re unificatore, Vittorio Emanuele II, e l’intero moto risorgimentale. Nulla si sa attorno ad eventuali, ulteriori intenzioni della Presidente Meloni, se cioè voglia accompagnare con un messaggio la sua presenza in piazza Venezia, ma una cosa è certa: da quando esiste la Festa della Liberazione – era il 22 aprile 1946 – mai un capo del governo è stato tanto atteso per quel che farà e per quel che dirà, o non dirà. Un’ attesa alimentata da più ragioni. E’ la prima volta dal 1945 che l’Italia è guidata da una destra che discende, sia pure..

Meloni concede il colosso
Enel a Salvini e Berlusconi

Con un colpo di scena finale, si sparigliano le carte delle nomine nelle aziende partecipate: ai vertici dell'Enel salgono Flavio Cattaneo e Paolo Scaroni, rispettivamente nuovi amministratore delegato e presidente. Nel corso di una giornata convulsa, durante la quale la pubblicazione da parte del Tesoro delle liste con i nomi è stata più volte rimandata, il nome di Cattaneo è andato imponendosi sempre di più su quello di Stefano Donnarumma. E quest'ultimo, attuale ad di Terna, era il candidato prescelto della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la quale ha provato a spingere il manager sino all'ultimo. Senza però riuscirci, il che consente di concludere che la giornata decisiva sulle nomine è stata vinta dalla Lega di Matteo Salvini e da Forza Italia di Silvio Berlusconi, che negli ultimi tempi avevano..

Addio Terzo Polo, così Renzi
ha fatto impazzire Calenda

"C'eravamo tanti amati". No, manco quello. Perchè Carlo Calenda e Matteo Renzi si sono sempre detestati, più o meno cordialmente. E ora che sul tavolo c'è l'eredità politica di Silvio Berlusconi, anche il galateo va a farsi benedire. "La pazienza è finita", fa filtrare lo stato maggiore di Azione, intimando al (quasi) amico di sciogliere Italia Viva. Ma i renziani fanno spallucce. Intanto tessono contatti con gli azzurri. E Calenda - come la polizia dei B movie - s'incazza. La costruzione del Partito unico del Terzo Polo si riduce presto in macerie. A dare fuoco alle polveri stavolta è il leader di Azione. Una fonte autorevole del partito sibila a Marcello Campo dell’Ansa tutto lo scontento nei confronti dell’ingombrante alleato. “Basta tatticismi. Renzi non vuole sciogliere Italia Viva, non vuole..

Luna calante nei sondaggi
Meloni non può sottovalutarli

Lo scricchiolio c'è. Ed è rumoroso. Giorgia Meloni e il suo partito, Fratelli d'Italia, restano in testa nei sondaggi. Ben sopra a quel 26% incassato alle elezioni politiche del 25 settembre scorso. Eppure, ci sono due segnali che allarmano la premier e la sua squadra. Il primo è che per la prima volta FdI è in calo, al 28,8%: un punto e mezzo in meno in un mese, come ha certificato YouTrend che nella supermedia settimanale. Il secondo segnale: alle recenti elezioni regionali del Friuli, il partito della premier è passato dal 31% delle Politiche al 18,1%. Meno 62%. Insomma, la cavalcata trionfale di Meloni che l'ha portata dal 4,3% preso nel 2018 al 26% dello scorso settembre, si è fermata. E non è notizia da poco. Anzi. Continua su..

Berlusconi dà segni di ripresa
“Sta stupendo anche i medici”

“Sta meglio, meglio di prima. Siamo ottimisti". Fedele Confalonieri è tornato anche oggi a far visita a Silvio Berlusconi, ricoverato da due giorni in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. È toccato a lui lasciare un bollettino delle condizioni dell’ex premier ai cronisti che si trovano di fronte all’ospedale. I medici hanno detto al presidente di Mediaset che Berlusconi sta bene, e con lui ha avuto modo di scambiare una battuta, ma nulla più perché “stava riposando”. Dopo l’apprensione degli ultimi giorni, la salute del leader forzista sembra stia migliorando. Lo scrive anche LaPresse, citando fonti mediche, che sarebbero rimaste a loro volta stupite della rapida ripresa del Cav, colpito da una infezione polmonare aggravata da una leucemia mielomonocitica cronica, di cui è affetto da tempo. Il medico personale..

Show al tribunale di Manhattan
Trump: mi dichiaro non colpevole

Un'ora circa di udienza dentro il tribunale di New York, in cui Trump si è dichiarato "non colpevole per i 34 capi d'accusa". Fuori, a Collect Pond Park, il piazzale antistante il tribunale, non la marea di manifestanti che ci si attendeva. Si è conclusa così una giornata storica per gli Usa, il giorno in cui per la prima volta un ex presidente americano è comparso davanti ad un tribunale penale. L'ex premier Usa ha voluto intervenire in prima persona in tribunale. Il tycoon è stato convocato dal giudice Juan Manuel Merchan a New York per ascoltare le prove a suo carico a proposito del pagamento di 130mila dollari all'attrice porno Stormy Daniels, con la quale Trump avrebbe avuto una relazione extraconiugale, ma che ha pagato camuffando i soldi come..

La Russa: “Ho sbagliato
sui nazisti a via Rasella”

"Non ho difficoltà a precisare che ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio". Ignazio La Russa torna in una nota nella quale torna sulle polemiche scaturite da una sua intervista in cui si soffermava sull'eccidio delle Fosse Ardeatine e sull'operazione di Gruppi di azione patriottica a Via Rasella. Continua su Huffington Post

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