Huffington Post

Trump e Musk, divorzio
fra miliardari squilibrati

Con due come Donald Trump ed Elon Musk, anche il divorzio non poteva che essere spettacolare, plateale, in pubblica piazza e perfino ridicolo, dal momento che i due miliardari si offendono e si minacciano scrivendo ciascuno sul social network di proprietà che gli fanno perdere la reputazione e soldi a palate. "Non so se avremo più una grande relazione" comincia in realtà Donald Trump parlando nello Studio ovale. Al suo fianco c'è il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ma il presidente risponde volentieri a una domanda dei cronisti sulle critiche di Elon Musk al disegno di legge sulla manovra fiscale, che il presidente ha battezzato "One Big Beautiful Bill". E immediatamente prendono vita tutte le indiscrezioni degli ultimi giorni sulla forte irritazione della Casa Bianca per il Doge appena uscito dall'amministrazione..

Meloni sul referendum:
“Vado però… non voto”

"Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni". Così la premier Giorgia Meloni ha risposto ai giornalisti arrivando in via dei Fori Imperiali per le celebrazioni del 2 giugno. Un modo per non dire apertamente che si astiene o che non va a votare, ma, di fatto e de jure, è come si dicesse che non va a votare e che si astiene. "Giorgia Meloni dice che andrà a votare ma non ritirerà le schede: una dichiarazione furba ma falsa perché non si può andare a votare non ritirando le schede di alcun referendum. Un invito di fatto all'astensione quindi, che fa impallidire soprattutto perché fatto durante la cerimonia del 2 giugno, quando gli italiani con un referendum scelsero al Repubblica. I cittadini sono liberi di..

Per Mattarella “è disumano”
ridurre Gaza alla fame”

Più chiaro di così è difficile. Quel che sta succedendo a Gaza è inaccettabile e disumano. Sergio Mattarella non si trincera dietro artifici retorici e parlando agli ambasciatori stranieri nella cerimonia per il 79° anniversario della Festa della Repubblica, chiede a Israele il cessate il fuoco e l’applicazione del diritto umanitario con parole nettissime. Ad ascoltarlo, muti, la premier Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, cui spettano le scelte di politica estera del governo, accusati però dalle opposizioni di afasia e immobilismo diplomatici davanti alla tragedia del popolo palestinese. Il capo dello Stato entra nel vivo del discorso dopo aver ricordato che la nostra Repubblica nasce da una “scelta di pace”, sostanziata nel “ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli” scritto in Costituzione...

Acido congedo. Droghe e dazi:
divorzio fra Trump ed Elon Musk

Ecstasy, funghi psichedelici e soprattutto ketamina: di tutte queste sostanze Elon Musk avrebbe fatto uso in modo "pericoloso" nei mesi trascorsi accanto a Donald Trump. A sostenerlo è il New York Times, in un'inchiesta sulle dipendenze e i drammi familiari dell'uomo più ricco del mondo. Poche ore dopo lo scoop, accanto al presidente statunitense che per lui aveva organizzato una cerimonia di commiato nello Studio Ovale, Musk non ha voluto rispondere direttamente alle richieste di commento dei giornalisti. "È lo stesso giornale che ha riportato false notizie riguardanti il Russiagate?", si è limitato a replicare, ridendo. "Andiamo avanti", ha quindi chiosato. Continua su Huffington Post

Controlli antimafia, sul Ponte
Mattarella “raddrizza” Salvini

È stata la lettura dei giornali del mattino a far alzare il sopracciglio solitamente assai impassibile di Sergio Mattarella. La richiesta degli uffici legislativi del Quirinale di eliminare dal decreto Infrastrutture varato lunedì dal governo una norma che "spostava" i controlli antimafia a una struttura di missione per la costruzione del Ponte sullo Stretto era definita da alcune testate un depotenziamento dei controlli Antimafia. E il capo dello Stato non ha voluto lasciar passare sotto silenzio una narrazione che ritiene profondamente sbagliata. È persino inutile spiegare perché il presidente non intenda abbassare o fare abbassare la guardia davanti alla criminalità organizzata e perché non intenda accettare che sia anche solo messa in dubbio questa sua volontà. Ci sono alcuni temi sui quali non esiste deroga per Mattarella, mentre la nuova..

La prima di Leone XIV tra la pace
in Ucraina e i bambini di Gaza

"Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell'amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un'unica famiglia". Lo sottolinea papa Prevost nella messa con cui si apre ufficialmente l'era di Leone XIV. Il passaggio è stato accolto dall'applauso di Piazza San Pietro dove si sono radunati circa 150 mila fedeli. "Amore e unità: queste - scandisce - sono le due dimensioni della missione affidata a Pietro da Gesù. Ce lo narra il brano del Vangelo, che ci conduce sul lago di Tiberiade, lo stesso dove Gesù aveva iniziato la missione ricevuta dal Padre: 'pescare' l'umanità per salvarla dalle acque del male e della..

Berlino gela Giorgia Meloni
“L’Italia partner non strategico”

Italia "esclusa" dagli alleati strategici della Germania nel nuovo patto di coalizione di governo su input della Spd: una indiscrezione del quotidiano tedesco Die Welt che rimbalza da Berlino a Roma, scatena l'ira del governo, perché si tratta secondo Tommaso Foti di un "atto gravissimo", anzi, come dice Antonio Tajani, di una vera e propria "scelta antieuropea". Così si apre in poche ore anche un nuovo terreno di scontro interno con le opposizioni, colpevoli, agli occhi dei meloniani, di restare in silenzio davanti ad un "sabotaggio" politico. "È inutile che i socialisti dicano di essere europeisti" quando "cercano di dividere l'Europa che deve invece in questo momento essere unita", rimarca Tajani, convinto che il cancelliere tedesco Friederich Merz ed esponente della Cdu e della famiglia dei popolari come Forza Italia..

E Trump fa grandi affari
con i principi d’Arabia

Il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS), sovrano de facto dell’Arabia Saudita, ha accolto calorosamente il presidente americano Donald Trump mentre scendeva su un tappeto color lavanda dall'Air Force One, dando inizio alla sua visita di quattro giorni in Medio Oriente con tappe in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. “Ci piacciamo veramente tanto”, ha esordito il leader americano, definendo MbS “un buon amico”. La cerimonia, in realtà, ha avuto inizio mentre Trump era ancora in volo, con gli F-15 della Royal Saudi Air Force che hanno scortato l’aereo presidenziale nell’ultima mezzora di viaggio verso Riad. Un altro omaggio aereo al capo della Casa Bianca, sulla scia delle polemiche per il dono annunciato dalla famiglia reale del Qatar, che si è detta lieta di regalare a Trump un jet..

Il partito unico meloniano
l’idea quasi diabolica di Giorgia

Nell’ultimo battibecco con Matteo Renzi, mercoledì al Senato, la premier si è espressa sulle preferenze. Le riporterebbe in vita, ha reso noto Giorgia Meloni confermando quanto già circolava da tempo, cioè che la legge elettorale attuale non la fa impazzire e lei vorrebbe riscriverla per la quinta volta in trent’anni. La sua idea è un ritorno al passato: votare (come si faceva fino al 1993) con il metodo proporzionale; e impedire la frammentazione che fu la piaga della Prima Repubblica attraverso attraverso un “premio” assegnato al partito o al raggruppamento di partiti che arriva primo, proiettandolo magicamente al 55 per cento dei seggi nel Parlamento. Così la governabilità sarebbe assicurata. E pure in questo caso si tratterebbe di un déjà-vu. Continua su Huffington Post

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