Huffington Post

Elon Musk litiga con tutti
Trump non riesce ad arginarlo

“They don’t actually have the money”. Poche ore dopo l'annuncio del progetto Stargate, la nuova joint venture tra Oracle, OpenAI e Softbank, definita da Trump come “il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della Storia”, è arrivato il commento sarcastico e tagliente di Musk: “Non hanno i soldi”. E di soldi si è parlato molto: l'iniziativa prevede infatti un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con l'intenzione di arrivare a 500 miliardi nei prossimi quattro anni per costruire infrastrutture dedicate all'intelligenza artificiale, come data center, chip e reti elettriche. In risposta su X, Sam Altman ha scritto: "Falso, come probabilmente sai. Rispetto i tuoi successi e ti considero una delle maggiori fonti di ispirazione imprenditoriale del nostro tempo. L’iniziativa è una fantastica opportunità per il Paese. Capisco che..

Capitol Hill, uno sfregio
alla democrazia americana

Fermiamo un'immagine: Donald Trump scende con Melania dalla limousine che lo porta alla Casa Bianca per il tradizionale tè dell'Inauguration Day. Joe Biden, affiancato dalla moglie Jill, lo accoglie con un sorriso ostentato e con vigorosa stretta di mano: “Welcome home”, benvenuto a casa. Proprio negli stessi minuti in cui va in onda la messinscena presidenziale alla Casa Bianca, le agenzie battono dichiarazioni durissime attribuite a Trump e al suo staff contro Biden per quello che viene definito “il più grande attacco al sistema giudiziario americano nella storia”. Il riferimento è al pacchetto di grazie preventive siglato da Joe Biden, nell'ultimo atto da presidente: una protezione per cinque familiari – il figlio Hunter era già stato graziato in precedenza, forse salvato dal carcere, nella più controversa delle decisioni di Biden..

Autonomia, la Consulta
dice no al referendum

L'ultima, definitiva, parola sull’ammissibilità dei referendum è arrivata. E con sé ha portato decisioni anche inattese. I giudici della Corte costituzionale hanno bocciato il quesito sull’autonomia differenziata, dichiarandolo "non chiaro" e pertanto "inammissibile". Nessuna abrogazione in vista per la legge Calderoli, mentre è arrivato il via libera agli altri cinque: gli elettori potranno votare il quesito sulla cittadinanza e anche i quattro proposti per abrogare il Jobs Act. Una decisione, quella sui referendum, prevista e anzi già rimandata una volta, in attesa dell’elezione dei quattro giudici di nomina parlamentare ancora mancanti. Dopo tredici fumate nere, la Consulta non ha potuto più aspettare, per valutare l’ammissibilità e anche per scegliere il suo nuovo presidente, che verrà comunicato domattina: in pole ci sarebbe il magistrato Giovanni Amoroso. Continua su Huffington Post

Donald Trump ha giurato
come 47° presidente degli Usa

Trivelle, licenze ed export sono le tre direttrici che guideranno l'agenda di Donald Trump in campo energetico. Una delle prime misure che adotterà il nuovo presidente degli Stati Uniti dopo l'insediamento sarà la dichiarazione di emergenza energetica nazionale. Nei primi giorni di Governo, infatti, Trump ha annunciato di voler firmare oltre 200 ordini esecutivi sulle priorità politiche come la sicurezza dei confini, l'energia, la riduzione del costo della vita per le famiglie, la fine delle politiche di diversità, equità e inclusione nel governo federale e altro ancora. "Oggi firmerò una serie di ordini esecutivi storici. Con queste azioni, inizieremo la rivoluzione del buon senso", è il senso contenuto nel messaggio del giuramento. Continua su Huffington Post

Meloni si decide e va negli Usa
per l’insediamento di Trump

Lunedì 20 gennaio, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà a Washington per la Cerimonia di insediamento del presidente eletto, Donald Trump. Almeno tre deputati della fiamma, da quanto risulta a Repubblica, si accomoderanno con lei, nella sala al chiuso allestita dalla nuova amministrazione, causa temperature glaciali: ci sarà Andrea Di Giuseppe, deputato di FdI, vicino a Trump tanto da avere seguito la notte elettorale del 5 novembre in Florida. Ma anche Domenico Giordano, in qualità di segretario generale dei Conservatori, e Carlo Fidanza, europarlamentare dei Fratelli e vicepresidente esecutivo della famiglia sovranista europea. Continua su Huffington Post

Treni, il piano di Salvini:
tagliare le corse del 15%

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, col il fedelissimo vice Edoardo Rixi, pensa a un piano per tagliare del 15% le corse dei treni, in modo da alleggerire una rete oggi sovraccarica di cantieri che macina ritardi. Nel frattempo, Ferrovie dello Stato ha deciso di istituire una commissione d’inchiesta sui fatti di sabato, ennesima giornata nera per il traffico ferroviario, con linee bloccate per circa 8 ore. Uno dei problemi è come far coesistere lavori irrimandabili, legati al Pnrr, e tenere a galla il servizio. Al ministero – riporta Repubblica – circola da mesi un piano, partorito da Rixi e condiviso con Salvini, in cui si ipotizza di ridurre di circa il 15% le corse dei treni. Una mossa a tempo, graduale, fino al termine dei lavori. Oggi la rete..

Così Musk flirta con la politica
e incassa contratti e potere

La notizia circola da alcune ore: secondo Bloomberg, il faccia a faccia riservato tra Donald Trump e la premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago ha dato una spinta significativa al dossier SpaceX, che riguarda un contratto quinquennale per la fornitura al governo di servizi di telecomunicazione sicuri. Un'operazione dal valore di 1,5 miliardi di euro, che prevede un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze. In altre parole, un sistema per proteggere e rendere inaccessibili i contenuti delle comunicazioni governative a chi non è autorizzato. E SpaceX fornirebbe questo servizio al governo proprio attraverso il sistema satellitare Starlink. Certo, manca ancora l'ok definitivo, su cui peraltro pesano dubbi di chi teme che l’operazione..

Matteo Salvini torna a sognare
il Viminale. FdI lo sveglia subito

Petto in fuori, sorriso smagliante. Il Matteo Salvini post-assoluzione parla da ministro. Più che dei Trasporti però quasi da titolare dell’Interno: “Tornare al Viminale? No... per ora...”. I cronisti strabuzzano gli occhi mentre vedono un raggiante segretario della Lega intervenire su tutto, dai magistrati che l’hanno accusato di sequestro di persona, processo che rende la riforma della giustizia “ancora più urgente”, fino alla sicurezza “che il governo aumenterà durante le vacanze di Natale”. E così, mentre il Capitano si immagina di nuovo nel suo vecchio ufficio, da Fratelli d’Italia arriva l'altolà: “È lo sfogo di un uomo amareggiato”. Continua su Huffington Post

Gerenza

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