Governare e mentire
da gesuita:
il caso Orlando
Riflessioni di inizio d’anno. Leonardo Sciascia con l’epitaffio vergato di suo pugno: “Ce ne ricorderemo di questo pianeta”, mai più vero. Il maestro Sciascia, celebrato e al contempo neutralizzato nella sua lezione. Forse perché ribadiva che la sua interpretazione della storia italiana discendeva da Gaetano Salvemini, l’intellettuale antifascista che, a detta di Sciascia, aveva “previsto esattamente cosa sarebbe accaduto col governo della cosa pubblica in mano ai cattolici”. Memorie di una vita trascorsa nelle redazioni. Una remota domenica di Capodanno, quando – in assenza temporanea di notizie - il discorso tra gli astanti inciampò sulla deontologia e cadde sul rispetto della verità sostanziale dei fatti. Un collega allora avventizio, cialtrone e ciarliero, raccontò ilare “l’impresa delle imprese”. La sua, ovviamente. Beccato dalla moglie con l’amante nel letto coniugale, lui –..