Di giornalismo, di querele, di morti, di vivi e di mare
Ci sono delle volte in cui ti viene voglia di mandare tutto affanculo. Vengo e mi spiego. Ho battuto il record di velocità in notifiche di atti giudiziari: in 20 minuti un’identificazione e un avviso di conclusione indagini, entrambi per querele di parte (un imprenditore in odor di mafia e un politico leghista) per diffamazione a mezzo stampa. So benissimo che si tratta di inconvenienti del mestiere. Anche “medaglie”, in un certo senso. Tanto più che negli ultimi anni avrò collezionato una trentina di procedimenti: finora zero condanne e soltanto un bizzarro processo per rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio. Mi difenderò anche stavolta. Con qualche amarezza e consapevolezza in più. Un’amarezza è dovuta soprattutto al fatto che le querele sono sempre di più e sempre più spregiudicate. E..