Salvatore Merlo per Il Foglio

Contro Bezos. Arriva a Venezia l’antifascismo del catering

L’antifascismo nel 2025 è vivo, vivace e a quanto pare molto attento al settore eventi. Non combatte più sui monti né nelle fabbriche, ma si attiva con comunicati e cartelli quando a sposarsi è Jeff Bezos, e lo fa in una città fragile, bella, storica… e ricca di opportunità di polemica. Com’è noto infatti, Bezos, ex libraio, attuale esploratore del cosmo, ha scelto Venezia per coronare il suo amore con la fidanzata Lauren Sánchez. E fin qui nulla di strano. Il fatto curioso è che, come nelle commedie di Goldoni, è entrata in scena una compagnia dell’arte che nessuno si aspettava: l’Anpi. L’Associazione nazionale dei partigiani che ha annunciato, insieme ad altri comitati locali, un boicottaggio simbolico, forse reale, forse in gondola, chissà, del matrimonio di Bezos. Non si sa..

Il grillino penitente. Terrorizzato dallo sguardo di Conte

Giuseppe Conte, a vederlo così, non sembrerebbe incutere timore. E invece. Pare che nel M5s basti un suo sguardo storto per trasformare deputati in monaci benedettini: silenziosi, disciplinati, e con un voto di obbedienza che manco fra Cristoforo. Prendete Filippo Scerra, deputato e questore della Camera. Uno che fino a qualche tempo fa parlava, sorrideva, magari mangiava anche. Poi il disgraziato, in una riunione, ha approvato la restituzione del vitalizio all’ex ministro Francesco De Lorenzo. Ebbene, un richiamo di Conte – pubblico e privato – ha avuto su di lui l’effetto di una conversione: “Ma le leggi almeno le cose che firmi?”. Da allora, per non sbagliare, per non saper (come si dice) né leggere né scrivere, il povero Scerra dice solo “No”. In ogni riunione del collegio dei questori...

Dopo Giletti, Salvini porta in Rai anche Barbara D’Urso

Altro che terzo mandato. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio, nel tempo libero fa anche il direttore dei palinsesti. Uno che vuole la tv verace, il servizio pubblico genuino e popolare che sappia parlare alla gente vera, alla gente che soffre e che piange. E allora dopo la “missione Giletti” in Rai, il segretario della Lega punta al bis: riportare in tv anche Barbara D’Urso. Non su un canale qualsiasi, ma su Rai 1, da gennaio, ogni venerdì pomeriggio. Con un programma di – attenzione attenzione – “emotainment”. Così ci dicono almeno dei dirigenti Rai. “Emotainment”, ripetono. Ecco. Che non è una malattia tropicale, ci assicurano. Ma è un minestrone di lacrime, chiacchiere e sorrisi al wattaggio di un faro. Roba, giurano, che farà sembrare “Domenica In”..

Trump risuscita la sinistra in tutto il mondo, tranne il Pd

C’è un paziente in fin di vita che si è risvegliato eha commosso il mondo: la sinistra. Tranne che in Italia, la sinistra – data per morta, anzi, già imbalsamata – ha improvvisamente aperto un occhio, poi l’altro, ha dato un colpo di tosse ed è tornata a camminare. Dal Canada all’Australia. Una resurrezione degna del miglior Vangelo. Chi è il taumaturgo? Donald Trump. Basta che egli apra bocca e l’intero emisfero sinistro si accorge improvvisamente che forse non è poi così difficile cavarsela. In Canada, fino a ieri, si parlava dei liberali come si parla di una specie in via d’estinzione. I conservatori di Pierre Poilievre avevano in mano la vittoria: i sondaggi non lasciavano scampo, il destino era segnato. Poi Trump ha iniziato a starnazzare sull’ordine mondiale, sul..

Teorema siciliano. La matematica non serve, conta l’opinione

Il peggiore uso della contabilità è quando la si dedica a fini retorici o propagandistici, non per sapere, bensì per far credere ai semplicioni, che in siciliano si chiamano ammuccalapuni. A Palermo, l’Amap, società che gestisce l’acqua con la solennità di chi sa quanto ne resta, lancia l’allarme: i bacini sono secchi, le scorte ridotte a un terzo, e per un quarto di milione di cittadini è già tempo di razionamenti come nel deserto del Gobi. I numeri ci sarebbero, nudi e crudi: 43,5 milioni di metri cubi d’acqua contro i 147 milioni di tre anni fa. Numeri, non opinioni. Ma la Regione siciliana, che guarda i dati come si guardano gli oroscopi di Paolo Fox, risponde serena e ottimista: “Niente panico, non esageriamo”. Sicché il capo della protezione civile..

Solo Elly riconosce a Salvini le doti di un politico di razza

“L’avete sentito che dicono nella Lega? Tenetevi pronti”. Ecco la parola d’ordine. Tenetevi pronti. Un amico del Pd ci avverte che l’intensità delle telefonate e dei conciliaboli intorno a Elly Schlein si è fatta, se possibile, addirittura frenetica. A quanto pare ella, cioè Elly, dal suo trespolo al Nazareno si è convinta che il governo si stia avvitando come un trapano scassato: “Non arrivano alla fine della legislatura”. Bum. E su chi punta lei? Su Matteo Salvini, ovvio. E chi non lo farebbe. Salvini è una sicurezza. Non per niente lo chiamano “Capitano”, affonda sempre la nave. Sicché la segretaria del Pd l’ha detto pure a Stefano Bonaccini, che in teoria sarebbe il capo di quelli contro Schlein ma che in realtà, da circa due anni, cioè da quando ha..

Vieni avanti, Salvini. Giorgia Meloni governa, lui twitta

Lei governa, lui twitta. Gli alleati lo tollerano come un jukebox rotto che suona sempre la stessa canzone, l’opposizione lo gonfia come un palloncino da sagra paesana, ma alla fine è Giorgia Meloni a spegnere le luci. E noi stiamo a guardare, perché in Italia, si sa, anche il dramma più cupo finisce sempre con un Salvini che inciampa sul suo stesso rosario. Ieri pomeriggio, a Strasburgo, la Lega ha votato contro il piano di difesa europeo con quell’aria di chi dice “siamo pronti a iscriverci al Pd di Elly Schlein”. Fratelli d’Italia, i cugini di destra con cui i leghisti dividono il governo, ha invece votato a favore con Forza Italia, lasciando il pacifista Matteo Salvini a urlare da solo contro un mulino a vento che, guarda caso, continua..

Quanticamente Elly. Armati e disarmati allo stesso tempo

Ora, non è che uno voglia dubitare della profondità del pensiero di Elly Schlein. Dopotutto, chi siamo noi per mettere in discussione ella, cioè Elly, insomma una donna che parla di “bivi” europei e “salti quantici” come se stesse dirigendo un film di fantascienza con budget ridotto. Soltanto, qualche volta, ogni tanto, ascoltandola, una certa inquietudine ci coglie. Come ieri, per esempio. Quando l’abbiamo sentita, al termine di un vertice con il Partito socialista europeo, a Bruxelles, sintetizzare la posizione del Pd a proposito del piano di investimenti militari europei, all’incirca in questi termini: “Difesa comune sì, riarmo no”. Che è un po’come dire “mangio volentieri ma non mastico”, “cucino l’arrosto ma non compro il forno”, “canto l’opera però sono senza voce”, “voglio vincere il Palio ma col mulo zoppo”...

Miracolo a Sanremo: Giorgia ed Elly cantano Cristicchi

E’ l’unico vero duetto politicamente vincente di ieri sera, non quello delle magnifiche Giorgia e Annalisa, ma quello di Giorgia (Meloni) ed Elly (Schlein): cantano Simone Cristicchi. Ve lo possiamo garantire. Il presidente del Consiglio non ha guardato molto Sanremo in questi giorni, forse guarderà la finale, dipenderà dagli impegni, chissà, ma “per me ha già vinto Cristicchi”. Ecco. Ed è qui che allora parte il duetto, è qui che la canzone trova il suo acuto, è qui insomma che si compiono le grandi intese repubblicane, perché anche la segretaria del Pd ha detto su Facebook che quella di Cristicchi “è una bella canzone”. Probabilmente questa convergenza, se non cementerà altre intese dopo quella sull’elezione dei giudici della Consulta, se non porterà com’è stato giovedì a ben tre telefonate fra..

Viva la Dc, la democrazia Conti, al festival di Sanremo

Sanremo dal nostro inviato. Evviva la Dc, democrazia Conti. E non per gli ascolti che sono sempre record: undici milioni ottocentomila spettatori, ovvero 64,6 per cento di share (battutaccia di un produttore televisivo rimasto a Roma: “Amadeus si è attaccato alla flebo di fentanyl”), ma per via di questo Festival- miracolo in cui senti le canzoni e non i monologhi, dove persino la noia ha ritmo, e un presentatore che non fa nulla per risultare simpatico (la tradizione è di altissimo livello: Pippo Baudo) viola tutte le regole della banalità obbligatoria, della retorica imposta: “Antifascista? Oggi mi preoccuperei di più dell’intelligenza artificiale”. Oppure ieri, mentre gli ricordavano che Fedez è indagato, manco fosse Daniela Santanchè, mentre insomma partiva Mani Pulite a Sanremo, rispondeva: “Faccio il direttore artistico, non il pubblico..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED