L’Accademia dei provinciali che governa il partito del Cav
Sognava la rivoluzione liberale, ha attuato quella del provinciale. La Forza Italia d. C. (dopo Cav.) è il tripudio del territorio, delle preferenze, delle bande musicali da valorizzare (con una proposta di legge da otto milioni di euro) e poi sagre e parrocchie, campetti e oratori. Maradona, d’altronde, non c’è più. Restano i gregari, i Renica, la classe operaia andata quasi in paradiso e diverse stelline qua e là. Finito in gloria il movimento d’opinione del capo carismatico, ora c’è il porta a porta dei tajanei. Molto centro e sud, meno Milano e nord produttivo. Sono i provinciali europei. E’ l’accademia del rustico azzurro, scarpe grosse e cervello fino. La riscossa della contea, gente di poche parole e molta fede: vota Antonio! Se Silvio Berlusconi dopo la sconfitta del ’96..