La passione di Giuli: dopo un mese
e mezzo è già isolato dentro FdI
di Simone Canettieri per Il Foglio
E’ il fuoco amico, quello de destra, il vero problema di Alessandro Giuli, ministro della Cultura con già due capi di gabinetto cambiati (uno cacciato, Francesco Gilioli, e l’altro dimissionario, Francesco Spano) in un mese e mezzo. Il successore di Gennaro Sangiuliano, da quando è stato nominato, fa i conti con tutta l’infosfera globale meloniana: politica e mediatica. Un braccio di ferro sotterraneo, ma non troppo, con colonnelli e caporali di Fratelli d’Italia che dopo lo scandaletto di Maria Rosaria Boccia vogliono pilotare da Palazzo Chigi, senza più sorprese, il Collegio Romano. Egemonia tecnocratica, prima che culturale. “Giuli è d’area, ma non è organico: deve seguire la linea perché è stato messo da noi e non dalla sinistra”, dicono i discepoli di Giovanbattista Fazzolari. E cioè il potentissimo sottosegretario alla..