Simone Canettieri per Il Foglio

A Giorgia piace Ursula ma non sa ancora come dirle sì

A chi gli chiede una previsione, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, risponde: “L’unica certezza mi sembra la difficoltà di astenersi giovedì: i voti degli astenuti poi dovrebbero uscir fuori dal segreto dell’urna. Tutti e 24. Poi nel segreto dell’urna...”. In Transatlantico non si parla d’altro: cosa farà domani all’Europarlamento il partito di Giorgia Meloni davanti al bis di Ursula von der Leyen? Ieri la presidente uscente della Commissione che vuole succedere a se stessa ha incontrato Ecr, il gruppo dei conservatori presieduto da Meloni. Riassunto di di chi era presente all’incontro: “Stessa posizione dei giorni scorsi, nessun passo avanti. Ursula in chiaroscuro: bene su migranti e difesa, troppo evasiva sulle politiche green”. E quindi? La nostra fonte euromelonista aggiunge: “Al momento è più no che sì”. In..

Ma a Marina e Piersilvio il pacioso Tajani non basta più

La ricerca di facce nuove era un pallino del papà e un titolo che quasi si scriveva da solo, di tanto in tanto: “Forza Italia, lo scouting di Berlusconi”. E poi si scivolava nei racconti dei casting ad Arcore, le fisse estetiche del padrone di casa, i consigli, i fugaci innamoramenti, le intuizioni e gli abbagli (chi si ricorda del mitico Gianpiero Samorì?). Adesso tutto questo è un ragionamento dei figli maggiori, Marina e Pier Silvio, con l’aggiunta dei preziosi consigli di Fedele Confalonieri. Attenzione: non è una trama oscura della “famiglia” contro Antonio Tajani che al contrario ha avuto il merito di rivitalizzare, voti e percentuali alla mano, un partito dato per morto dopo “la scomparsa del nostro Maradona”. Con una mentalità imprenditoriale, e dunque televisiva, i figli del..

FdI nega la sconfitta. Meloni parla
d’altro, il partito si chiude a riccio

Rimozione aritmetica, trucchetti di distrazione di massa e impuntature del tipo: perdo, allora mi porto il via il pallone, basta ballottaggi. Il giorno dopo le amministrative dentro Fratelli d’Italia i più realisti le leggono à la Bersani d’antan (“abbiamo non vinto”), il resto del partito – i vertici – sembra preferire fuggire dalla realtà. Giorgia Meloni di prima mattina con un video sui social parla di autonomia differenziata. E alla fine infila due frasi abbastanza impegnative: “Pensate che alla Camera dei deputati una parlamentare dei 5 stelle ha evocato per noi Piazzale Loreto. In pratica io dovrei essere massacrata e appesa a testa in giù”. E ancora: “Dalle opposizioni toni irresponsabili da guerra civile”. La fine del fascismo e gli anni di piombo. Nemmeno una parolina su Bari, Firenze e..

Decreto bocciato. Schiaffo di Mattarella al Cognato d’Italia

In pubblico fa l’elogio del “supporto” e dei “preziosi consigli” che sempre arrivano dal Quirinale. In privato il ministro Francesco Lollobrigida, braccio ambidestro di Giorgia Meloni, è abbastanza amareggiato per lo stop del Quirinale al suo decreto Agricoltura, approvato lunedì in Consiglio dei ministri e ora avvolto dai dubbi dell’ufficio legislativo del presidente Sergio Mattarella. Le norme d’altronde erano state sbandierate in conferenza stampa dal big di Fratelli d’Italia e rivendicate sui social dalla premier. Tuttavia ieri mattina il Foglio ha rivelato le incongruenze scovate dal Quirinale sul decreto e la tensione fra governo e Colle – che covava da 24 ore in silenzio – è venuta a galla. Portandosi dietro sospetti e cattivi pensieri da parte di Palazzo Chigi, impegnato a difendere a spada tratta la riforma costituzionale del..

Una Meloni tira l’altra. Debutta Arianna, sorella di Giorgia

Destra a quattro ruote. Giorgio Almirante si presentava qui di notte per chiudere le campagne elettorali a bordo di una Renault Dauphine. Lei, Arianna Meloni che spesso e volentieri riceve e fa riunioni nella stanza che fu del capo dell’Msi in via della Scrofa, arriva a Viterbo in Cinquecento. Appuntamento alle Terme dei Papi per l’altra papessa della destra. La prima, Giorgia di due anni più giovane e di cinque centimetri più bassa, è a Potenza per un comizio. Finisce Arianna, inizia la premier. Si passano il testimone, anzi la fiamma, a 441 chilometri di distanza. “Non è un caso se vi sono venuta a trovare: ve lo siete meritato”, dice la sorella d’Italia, nonché compagna del ministro Francesco Lollobrigida, durante i diciotto minuti d’intervento. Nel corso del quale non..

Ilaria candidata. Schiaffo dei rossoverdi al Pd di Schlein

Brindano Bonelli & Fratoianni, resta stordita per la magra figura l’area del Pd che ruota intorno a Elly Schlein, tira un enorme sospiro di sollievo Base riformista, contraria all’ipotesi. Alla fine Ilaria Salis – come anticipato dal Foglio due giorni fa e ancora ieri mattina sul sito – ha accettato la candidatura alle europee con l’Alleanza Verdi e Sinistra. Alle 15, il corpo diplomatico italiano ha fatto firmare all’insegnante milanese, reclusa nel carcere di Budapest, l’accettazione della corsa e le ha autentificato la firma. Salis è detenuta da 13 mesi in Ungheria per aver aggredito due militanti di estrema destra durante una manifestazione. Nei mesi scorsi è apparsa in catene durante le udienze del processo che la riguarda. Da quel momento è diventata un simbolo per la sinistra. E anche..

Le liste del Pd. Tutti cercano Elly ma Elly non si trova

Tutti la cercano e, come spesso accade, nessuno la trova. A Roma, Bruxelles, Potenza o Bari. Poco importa. D’altronde è tempo di liste in casa Pd, materiale infiammabile da maneggiare con cura. E perfino la segretaria Elly Schlein, così diversa dai suoi predecessori, si comporta come da tradizione. Agenda mobile, inafferrabile, pronta a sgusciare. Messaggio di un segretario regionale dem: “Ciao, Elly, quando possiamo parlare un secondo?”. “Risposta: “Ti cerco io”. Ieri la segretaria ha fatto una toccata e fuga a Bruxelles per la riunione informale del Partito socialista europeo. Tuttavia non ha avuto il tempo, il modo o forse la voglia di incontrare “i suoi”, come direbbe lei, in attesa di un cenno sul loro destino. “Le candidature? Sono nella mente di Dio e di Elly”, raccontano, sconsolati, gli..

Risorge Angelino Alfano: al fianco
del vulcanico sindaco Bandecchi

E’ stato il primo a chiamarlo quando è diventato sindaco di Terni. E ancora oggi è il suo consigliere principe, assiduo ma discreto. Strana coppia: l’invisibile con gli occhialini tondi che non rilascia più interviste e lo straripante roccioso ex parà, entrato nel bestiario della Zanzara su Radio24. Tuttavia capita spesso che Stefano Bandecchi interrompa cene e riunioni per le europee “perché devo rispondere ad Angelino”. Angelino Alfano, 53 anni e almeno tre vite all’attivo: tre volte ministro, già delfino del Cav., poi scissionista con più fortune di Di Maio e adesso avvocato a cinque stelle con poltrone in cda fondamentali. Il suo lascito politico è stato cedere Alternativa popolare a Bandecchi, tycoon delle università online, con incursioni nel calcio e nei media, da un anno “podestà” di Terni. Bandecchi..

Meloni, due sassolini fino alle
Europee: Salvini e Santanché

Due sassolini nella scarpa per Giorgia Meloni: S & S. Salvini e Santanchè. Il primo ieri, in un Consiglio dei ministri piuttosto importante, ha deciso di disertare per gettarsi sulla campagna elettorale in Basilicata: questione di sopravvivenza al sud, tema non banale che si affaccia sulle imminenti europee. I rapporti con la premier, tra palco e realtà, sono di reciproca e cordiale irritazione perenne. La seconda, titolare del Turismo, è inseguita dalle inchieste e valuta (quindi è pronta a darle) le dimissioni in caso di rinvio a giudizio. Con la premier i rapporti sono ottimi: filiera Ignazio La Russa, grimaldello nei salotti milanesi quando Fratelli d’Italia era poco più di un’espressione geografica all’interno del Grande raccordo anulare. La “Santa” ieri era al suo posto, in Consiglio dei ministri, accompagnata dal..

Meloni-Salvini, è guerra fredda
Lei in aula, lui incontra i geologi

Deve fare prima un lungo respiro. Bersi un caffè, in una saletta con Ignazio La Russa, uno che mette buon umore. Sarà un pomeriggio complicato. Giorgia Meloni lo sa. E’ in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Tuttavia da 24 ore ha una mosca (ma si può usare anche la m maiuscola) che le ronza in testa: Matteo Salvini, il suo vicepremier. L’unico esponente di punta di un governo occidentale che ha fatto i complimenti a Vladimir Putin per la rielezione. Sono passate 24 ore. I due non si sono ancora incrociati. E nel corso di questa giornata non lo faranno. Salvini non viene a Palazzo Madama. In mattinata ha gestito una fondamentale cabina di regia a Palazzo Chigi sull’emergenza idrica, di pomeriggio è rimasto al ministero...

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 06680540827

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED