B come bermuda. Il vicepremier bagnino

Se il re è nudo, il populista è in bermuda. La rivoluzione francese aveva i sanculotti; i sessantottini l’eskimo e i populisti il calzone corto. Dopo le felpe, Matteo Salvini ha lanciato la sua collezione primavera-estate che prevede appunto il bermuda come capo di riferimento. A Ischia, a Cervia e a Lesina, in provincia di Foggia, il ministro degli Interni si è presentato in shorts teorizzando la superiorità estetica e istituzionale del polpaccio peloso: “Non mi andava di impinguinarmi. Di gente in giacca e cravatta che ci ha fregato ne abbiamo visto fin troppa”. Ancora più radicale era del resto il suo talent scout Umberto Bossi che si faceva fotografare in mutande e canotta. Salvini stesso aveva già posato in precedenza per Oggi in versione “desnuda”. La politica del resto è ormai arrivata al grado zero e che questo sia un governo che deve molto all’estate è fuori di dubbio. Per salvaguardare la cabina (del lido) Lega e M5s hanno trovato l’accordo all’ultimo minuto, anzi, all’ultima spiaggia. Dunque che dire del neo ministro degli Interni? Protegge i mari, ha la passione per la pesca, si aggira pantaloncini, è abbronzato, rilascia interviste dai lidi… Va sicuramente riconosciuto. Nessuno era mai stato così attento alla sicurezza delle nostre sdraio. Avevamo avuto il presidente operaio ma mai il vicepremier bagnino.

Carmelo Caruso per Il Foglio :

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