Il tempo di aprire la porta, che già c’è qualcuno che la sbatte in faccia all’invitato. Ieri il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha detto quel che nessuno aveva il coraggio di dire nei 5 stelle, almeno prima del voto amministrativo: “Sono convinto che dove non si riuscirà a vincere al primo turno, potremmo ritrovarci con candidati a sindaco comuni col Pd al secondo”. Oggi Chiara Appendino, pur dicendosi fautrice della prospettiva di Giuseppe Conte di un “fronte progressista avversario del centrodestra”, boccia l’accordo organico con il Nazareno. Almeno per quel che riguarda la sua Torino: “Non mi sento garantita dal centrosinistra torinese rispetto ai temi che mi stanno a cuore – dice intervistata da La Stampa – Si sono chiusi in se stessi rifiutando di costruire un progetto politico innovativo”. Ma la sua contrarietà va oltre, e si avvicina alla stroncatura piena: “L’amministrazione Fassino e anche quella precedente su tanti temi si confondono con il centrodestra”. Continua sull’Huffington Post
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in Buttanissimi Extra
Babele 5 Stelle sui ballottaggi L’alleanza con il Pd traballa
giuseppe contemovimento 5 stelle
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