Fdi non piange per Giovanni Toti
Gli occhi di Giorgia sulla Liguria

Un terremoto giudiziario che avrà una serie di conseguenze politiche. L'arresto di Giovanni Toti - presidente della Regione Liguria, accusato di corruzione e attualmente ai domiciliari - potrebbe cambiare gli scenari in vista delle elezioni Europee, ma soprattutto in vista del voto in Regione. Le elezioni erano previste per il 2025, ma eventuali dimissioni (o un voto di sfiducia) porterebbero al voto anticipato. E imporrebbero alle coalizioni di scegliere un nuovo candidato presidente. L'impresa, soprattutto per il centrodestra, potrebbe essere particolarmente ardua perché il posto fa gola tanto alle Lega quanto a FdI. Ma l'arresto di Toti potrebbe spostare qualcosa già in vista delle Europee? E quanto vale la sua "Italia al centro", che è confluita all'interno di Noi moderati?. "Nell'ultima rilevazione che avevamo fatto - dice ad HuffPost Livio..

Querele. Buttanissima vince, Cesa e Dragotto perdono

Tra aprile e maggio sulla scalinata di Palazzo di Giustizia sono scivolati – metaforicamente, ci mancherebbe – due potenti, forse anche un po’ prepotenti: Lorenzo Cesa e Tommaso Dragotto. Il primo è l’appannato leader dell’Udc, un partito nato dalla vecchia DC che negli ultimi anni si è attestato sullo zero virgola. Ed è proprio a causa di tale indigenza che il molto onorevole Cesa approfitta di ogni campagna elettorale per trovare un apparentamento che gli consente di rosicchiare qua e là, in maniera parassitaria, un pezzetto di carne, magari levigando con i denti l’ultimo osso rimasto a tavola. Il segretario dell’Udc l’anno scorso mi ha querelato perché, con i miei articoli su Buttanissima, davo fastidio a un suo vecchio collaboratore divenuto nel frattempo “picciotto” di un traffichino d’alto rango, accampato..

Il progetto del Ponte slitta
la prima pietra solo nel 2025

Le aspettative di Matteo Salvini di arrivare all’avvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina già entro la prossima estate si infrangono sulle parole di Pietro Ciucci, il manager da lui scelto per guidare la società incaricata di realizzare l’opera tra Sicilia e Calabria. Per rispondere ai 239 rilievi, osservazioni e richieste di integrazione al progetto arrivati dal ministero dell’Ambiente serviranno più di 30 giorni. Tutto quindi slitterà di mesi e la prima pietra sarà posta, se non ci saranno altri rallentamenti, soltanto all’inizio del 2025. “La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga - afferma l'amministratore delegato - Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare..

Filorussi, trattori, terrapiattisti:
bestiario dei candidati antisistema

Posizioni critiche verso l’Ucraina se non proprio filorusse, propaganda anti-israeliana, antioccidentale, anti-Europa, no vax, negazionismo del covid, conservatorismo cattolico più spinto, terrapiattismo. Ex comunisti, leghisti della prima ma anche della seconda ora, vecchi 5 stelle, sovranisti. C’è un po’ di tutto nelle due liste antisistema che sono riuscite a presentarsi per le elezioni europee: Pace terra dignità, lanciata da Michele Santoro (esclusa al Nordovest), e Libertà, capitanata da Cateno De Luca. Due galassie, o forse meglio dire sistemi solari visto le dimensioni elettorali, separate ma comunicanti, con tematiche si trovano sia da una parte che dall’altra: si va da un generico pacifismo a teorie complottiste fatte e finite. Simili i contenuti e, in parte, anche gli elettorati, ma ben diverse le due formazioni. I candidati di De Luca sono soprattutto..

Pd e Cgil, affondati sul lavoro. La sinistra è rimasta al ‘900

La pigrizia intellettuale del Primo maggio se la gioca con la pigrizia intellettuale del 25 aprile. Ho letto sovrastato dalla noia le interviste a Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, e a Elly Schlein, segretaria del Pd. Il primo annuncia che presto ci sarà un referendum per l’abolizione del Jobs Act e dev’essere vero perché lo sento dire da dieci anni, e la seconda s’accoda e rilancia sul salario minimo. Non entro nei dettagli, per scampare all’accusa di concorso esterno in tedio. Sul Jobs Act vi suggerisco di riprendere un articolo scritto per noi da Marianna Madia (una seria), quanto al salario minimo mi pare la mano di bianco quando si deve vendere casa. Secondo il grande Claudio Velardi, siamo tutti un po’ conservatori, ma la Cgil e il Pd..

Salvini & Vannacci, va in scena
il coming out della nuova Lega

Anche Francesca Verdini molla prima del gong. Dopo un’ora e venti del duo Salvini & Vannacci, la compagna del segretario leghista abbandona la postazione che ha diligentemente tenuto fin lì, tra un applauso e una foto, e si dilegua inosservata verso l’uscita laterale del tempio di Adriano. Accade nel momento esatto in cui il capitano e il generale stanno rivelando, per così dire, le motivazioni che li hanno convinti a fare politica. E dire che appena fatto ingresso in sala, Salvini ha presentato la fidanzata a Vannacci. “Roberto, la mia metà”. E vai di stretta di mano. Ma dopo la filippica del Capitano e del Generale, nemmeno lei ce l’ha fatta più. Continua su Huffington Post

Del taccheggio nelle forche commerciali di un Duty free

Fra i tanti diritti si sono dimenticati il diritto al taccheggio. Piero Fassino, come il padre dell’imperatore Adriano secondo Marguerite Yourcenar, è un uomo “sopraffatto dalla virtù”, come capita a non pochi torinesi (viene da Avigliana, ma fa lo stesso). La virtù è il tarlo roditore del suo berlinguerismo e l’origine di certe sue uscite politiche innocenti. La cazzata che gli è imputata, ma vedremo dopo la gogna mediatica che cosa ne resterà, credo niente, è il virtuoso e inconscio depredamento di un Duty Free, la cosa più obbrobriosa della società moderna. Per uno Chanel, poi, che è un profumino della malora, neanche un Armani Acqua di Giò o un Paco Rabanne o il vecchio Ma griffe, che era l’essenza amata di Rossana Rossanda. Tutto sbagliato, ma tutto da rifare...

Meloni si candida capolista:
“Votatemi e scrivete Giorgia”

Una Giorgia Meloni alle prese con gli otoliti sale sul palco della Conferenza FdI a Pescara e annuncia la sua candidatura alle elezioni europee. "Sapete questa cosa qui che ho nelle orecchie? Be', sono sul palco ma in realtà è come fossi su un ottovolante. Se mi vedete sbandare ogni tanto non preoccupatevi: tranquilli, ce la faccio" dice scherzosamente la premier. Poi si candida come capolista alle Europee in tutte le circoscrizioni elettorali. "Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di fratelli d'italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo" sostiene Meloni. Le motivezioni: "Sono un soldato, non esito a schierarmi in prima linea". La premier nel suo discorso parla dell'Ue che vuole riformare, di migranti, di cambiamento climatico, di Mario Draghi, della traversata nel deserto del..

Il generale Salvini ha deciso:
Vannacci candidato, Lega spaccata

Milano. Il generale Vannacci, è ufficiale, si candida con la Lega, Salvini per il Nobel alla letteratura: il romanzo è “Resurrezione”. Dopo lungo corteggiamento ce l’ha fatta. Sogna già presentazioni di libri, a due, con il militare stivalone, impone la sua corsa in tutte le circoscrizioni, promette sanatorie (“l’idea la porto in Cdm”) per verandine abusive, bagnetto abusivo, scantinatello abusivo. A Milano, 25 aprile, si è vestito da “antifa”, dichiarato che “il governo è antifascista”, poi, qui, alla Fondazione Istituto dei ciechi, organi a canne, marmi e cera, l’annuncio di liberazione: Vannacci c’è e vede il treno che lo porta al sole, a Bruxelles. I leghisti, stanno già dietro la collina. Continua su ilfoglio.it

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