“Siamo stati traditi dal governo. Venerdì, giorno del nostro ultimo faccia a faccia l’esecutivo, loro stessi avevano certificato che con i prezzi alti i gestori dei distributori non c’entrano niente. E invece ora scopriamo che il decreto pubblicato in Gazzetta non ha cambiato di una virgola l’accanimento mediatico che ci tratta alla stregua di furbetti e speculatori. Una cosa assurda”. La rabbia dei gestori dei distributori, come testimoniano le parole rilasciate ad Huffington Post da Bruno Bearzi, presidente di Figisc-Confcommercio, esplode di nuovo. Tanto che lo sciopero delle pompe di benzina indetto per il 25 e il 26 gennaio, congelato solo 72 ore fa a seguito di rassicurazioni del governo, viene ora confermato senza indugi. Continua su Huffington Post