I mezzi antincendio che alla Regione siciliana servono almeno da un paio d’anni, arriveranno sì, ma dopo l’estate. E’ l’effetto – come scrive Repubblica – di una gara da 25 milioni per l’acquisto di autobotti e autocarri che non va in porto a causa di un ricorso pendente al Tar. Solo a gennaio qualcosa si è mosso: “Il tribunale amministrativo – spiega l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro – ha rigettato la sospensiva, quindi possiamo procedere. Si tratta però di mezzi che vanno assemblati. Le prime consegne inizieranno entro la fine dell’estate”.

Al momento il parco mezzi dell’antincendio è ridotto ai minimi termini, anche se l’assessore vede il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo fatto due gare per la manutenzione. Quasi tutte le postazioni, tranne un paio, hanno mezzi efficienti a disposizione. Quelle che al momento non ce li hanno li riotterranno entro giovedì”. L’altro mezzo per contrastare i roghi, che nel frattempo avanzano in tutta l’Isola (nei giorni scorsi le fiamme hanno lambito Giarre, Enna e un pezzo della Palermo-Catania), sono i droni: “Tutti i distaccamenti ne hanno almeno uno di ultima generazione”, sottolinea Cordaro.

Secondo i sindacati, però, ci sono altri problemi. In primis l’età avanzata di molto forestali, che vanno per i 60 anni, e il mancato ricambio. La platea è composta da oltre 17 mila lavoratori, di cui appena un migliaio assunti a tempo indeterminato. Gli altri lavorano a giornate. I precari 78isti, però, quest’anno non sono stati richiamati in servizio. Inoltre, il contratto di categoria non è stato ancora recepito dalla giunta regionale, nonostante la Sicilia abbia presenziato in Conferenza delle Regioni e seguito l’iter della vicenda.