Riportare i boss mafiosi in carcere? Secondo il presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, “l’idea che una legge rimetta dentro persone scarcerate dai giudici è impensabile”. Il riferimento di Flick va al decreto legge “riparatore” fatto approvare sabato scorso da Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, salutato con entusiasmo dai grillini. Il provvedimento che vorrebbe riportare in cella i capimafia, alcuni dei quali al 41-bis, liberati in seguito all’emergenza sanitaria da Covid e su cui il Dap, il dipartimento delle carceri, non avrebbe vigilato abbastanza. “In materia processuale esiste il divieto di applicare retroattivamente una legge che cambia sostanzialmente il significato della pena in senso sfavorevole – spiega Flick al Foglio – Una norma che riporta in carcere chi è uscito in base alla legge precedente è una norma retroattiva e non può essere applicata. A stabilirlo è stata la Corte Costituzionale con la sentenza molto importante di due mesi fa sulla ‘Spazzacorrotti’”.