Inadeguati contro competenti. Non c’è dubbio che sia questa l’età della “fantasia” al potere. La professionalità è combattuta e i cialtroni sono saliti in cattedra. Meno sai e più straparli. In un libro formidabile “La conoscenza e i suoi nemici”, (Luiss edizioni), Tom Nichols spiega il guasto del nostro tempo: la preparazione degli esperti è ormai trattata come la recensione di un ristorante. Scrive Nichols: “È grave dover trattare gli studenti universitari come bambini. Ma è intollerabile essere governati da bambini viziati”. Non si parla solo della politica. Prendete la scuola. Un terzo dei docenti di sostegno non sono specializzati. In questo paese i ponti crollano ma c’è sempre un tunnel per entrare nelle maglie della amministrazione. E naturalmente perfino al governo. A furia di dire che “uno vale uno”, non sappiamo far di conto. Per minacciare l’Europa vogliamo tagliare i fondi, ma quelli che l’Europa ci gira sono maggiori di quelli che destiniamo. Vogliamo nazionalizzare tutto, ma non passa giorno in cui non malediciamo Alitalia, il simbolo delle aziende di Stato. La minaccia non è il populismo ma la sindrome del Dottor Stranamore di Stanley Kubrick. Un competente dell’incompetenza, uno che si preparava ad affrontare la guerra così: “Non ho una gran pratica con le mitragliatrici ma so però spingere il bottone”.