In Sicilia, per il primo turno delle Amministrative, si reca a votare mezzo milioni di elettori. Coinvolti 34 comuni, soltanto uno è capoluogo: Caltanissetta. Il centro più popoloso è Gela, ma è a Caltanissetta che si gioca una partita chiave: quella del Movimento 5 Stelle e di Giancarlo Cancelleri, leader dei grillini in Sicilia, già candidato due volte alla presidenza della Regione, che nella sua città sente una discreta pressione. Amplificata dalla visita di Luigi Di Maio, che nel comizio di venerdì a sostegno del candidato sindaco Roberto Gambino, ha cercato di rinfocolare la base. L’ha fatto attaccando a testa bassa il centrodestra siciliano, da Musumeci a Miccichè, affermando la bontà di un programma alternativo ai “soliti” noti, che prima promettono e poi se ne fregano. Per Cancelleri questo è un test chiave: perdere un altro pezzo del feudo a 5 Stelle a favore del centro destra – qui Michele Giarratana è sostenuto da sei liste, fra cui Forza Italia, e Oscar Aiello corre per Salvini – sarebbe un duro colpo da digerire. L’asse Di Maio-Cancelleri, come testimoniato dalla presenza del vice-premier, è più saldo che mai. Ma anche la Sicilia, e Caltanissetta in particolare, diventa il termometro dello stato di salute del Movimento, sempre più sfiancato nel corpo a corpo con la Lega.