Il commissario Montalbano cambia veste. La creazione di Andrea Camilleri – grazie alla fantasia di quindici disegnatori italiani e inglesi – sarà il protagonista di una versione a fumetti de ‘L’odore del diavolo’, un racconto nato nel ’98 dalla penna del maestro di Porto Empedocle. L’idea, per celebrare il fumetto italiano, è stata una delle numerose iniziative messe in atto per la XX Settimana della lingua italiana nel mondo, che ha coinvolto la rete diplomatica del nostro Paese.

Il progetto di Montalbano a fumetti è stato sviluppato dall’Istituto italiano di Cultura di Londra, e illustrato a più mani. L’intreccio del racconto ricalca lo stile avvincente di Camilleri. Montalbano smaschera una truffa, realizzata attraverso la presunta presenza del diavolo, ai danni di un’anziana signora e messa in atto da cinici criminali intenzionati a farle vendere la sua casa. L’esistenza maligna era ritenuta tale dall’ignara donna per via di un forte puzzo di zolfo che si sentiva di notte e che la metteva in fuga ripetutamente. Manco a dirlo, Salvo Montalbano sente invece l’odore di truffa e risolve il caso col solito guizzo investigativo e con la solita umana sensibilità, liberando così la signora dagli spaventi notturni.

“La sfida – spiega il coordinatore del lavoro, Massimo Fenti, all’Ansa – è stata quella di mettere assieme il brief. Dopo aver adattato lo splendido racconto di Montalbano in sceneggiatura per fumetto, ho dovuto creare una dettagliatissima descrizione dei personaggi e ambienti per assicurarmi che nonostante la forte differenza di stile dei vari autori, i personaggi fossero riconoscibili di pagina in pagina e la storia scorresse senza intoppi. Dunque, il lettore ci scuserà se l’acconciatura di Clementina varia un po’ da una tavola all’altra, se i baffi di Filippo Fulconis vanno e vengono, o se a un telefono cordless compare il filo nel voltare pagina. Queste variazioni sul tema rendono la lettura un gioco, in cui chi legge non può fare a meno di notare quante voci diverse esistono nella coralità del fumetto italiano e internazionale, e non soltanto nell’evidente linguaggio visivo”. Insieme a Massimo Fenati, hanno collaborato al progetto gli artisti Sergio Algozzino, Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Thomas Campi, Lorena Canottiere, Daniel Cuello, Matthew Dooley, (Massimo Fenati) Giulio Macaione, Jon McNaught, Federico Manzone, Andrea Serio, Posy Simmonds, Alessandro Tota, Lucas Varela.