“La Ragusa-Catania si farà e sarà una strada pubblica, cioè senza pedaggio, gratuita per i cittadini”. Detto così, sembra bellissimo. Il vice-ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, non può che essere ottimista dopo il tavolo di ieri a Palazzo degli Elefanti, dove si è ragionato sul destino della Ragusa-Catania. Ma da troppo tempo i sindaci e i cittadini aspettano passi concreti. Cancelleri ha spiegato che arriveranno: “Le tempistiche di realizzazione le abbatteremo inserendo l’opera nella lista di opere strategiche di interesse nazionale previste dallo Sblocca-cantieri, da realizzare con un commissariamento straordinario. Questa strada è fondamentale e deve essere consegnata ai siciliani: è il mio impegno, confortato dalle parole del ministro De Micheli e del premier Conte”. C’è un “però”: l’Anas non ha ancora acquisito il progetto dalla Sarc, la società privata del gruppo Bonsignore che attende un segnale dall’Ordine degli Ingegneri di Roma, che fa il prezzo, per cederlo: dovrebbe avvenire in tempi brevi per una cifra che si aggira sui 23 milioni. “Condivido l’approccio di Anas – ha detto Cancelleri – che propone l’avvio di otto lotti per l’opera. Nel momento in cui la strada sarà interamente finanziata dal Cipe che approverà il progetto, otto lotti, con cantieri che lavoreranno in contemporanea, permetteranno di restituire al più presto l’opera ai cittadini. Questo, secondo me, è il miglior modo. Importante anche l’impegno della Regione Siciliana che con 217 milioni di euro parteciperà alla realizzazione dell’opera, che complessivamente vale circa 800 milioni di euro di cui già 400 stanziati. Entro la fine dell’anno puntiamo a fare finanziare per intero l’intervento”.