E’ sempre alta tensione, in Sicilia, fra la Lega (reduce dal 20,8% alle Europee) e Forza Italia. Che fra i coordinatori regionali dei due partiti non corra buon sangue, si era già capito. E un nuovo episodio si aggiunge alla saga. Dopo l’attacco di Miccichè, che ha definito buzzurri quelli del Carroccio e ha decretato che gli elettori della Lega andrebbero ammazzati – visto ciò che il partito di Salvini ha combinato a Favignana, con la riduzione delle quote tonno – è arrivata la replica di Stefano Candiani, commissario leghista nell’Isola e sottosegretario all’Interno: “Sul dato che il presidente della Regione sia all’ultimo posto nel gradimento dei governatori italiani – attacca, da lontano, Candiani, nel corso di una intervista a Il Sicilia – temo che Musumeci stia pagando il prezzo di un presidente dell’Assemblea regionale come Miccichè. Fatte le dovute eccezioni, siamo davanti a un’Ars che si impegna in equilibrismi ed equilibri ma non parla di programmi e questo non ci interessa. Chi impegna il proprio tempo per protagonismi personali, con atteggiamenti che non sono certo da presidente di un parlamento, si qualifica da solo – sbotta Candiani -. Il fatto che dica che chi vota Lega meriterebbe di essere ammazzato è una cosa particolarmente grave, ma non ho visto molta indignazione su queste affermazioni, il che mi lascia perplesso sul livello dell’Ars”.