Questo post è apparso stamattina sulla bacheca Facebook di Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana. “Gioite perché il ricco manager muore. Gioite perché qualcuno spara ad una bambina. Gioite se a una vedova tagliano la pensione. Gioite perché l’Europa, di cui fate parte, è in crisi. Gioite perché esseri umani muoiono in mare. Gioite se a Saviano levano la scorta e la camorra lo ammazza. Insomma, di che gioite?

La vostra vita è davvero così orrenda che l’unica gioia che osate immaginare è l’infelicità altrui? Vi hanno tolto anche sogni, sane passioni e desideri?
Ma non vi accorgete che siete frustrati, complessati, invidiosi e bisognosi di cure e, evidentemente, non avete motivo di gioire, ma di guardarvi dentro?
La vita è dura per tutti, ma rimbocchiamoci le maniche; se pensiamo di non farcela si può chiedere aiuto a qualcuno, amici, preti, medici… Non c’è vergogna.
La vergogna dovrebbe essere in ciò che scrivete, ma è comunque un problema solo vostro che noi dimenticheremo volentieri quando vi passerà tutto, senza dover giustificare nulla.

Però sbrigatevi, perché con tutta questa tensione state facendo incattivire pure noi e prima o poi vi isoliamo davvero!!!
A quel punto non ci saranno più amici, solo preti e medici… E sarà più difficile e sicuramente meno bello. Poi vi ritroverete inevitabilmente a stare solo con quelli come voi e sono certo che non vi piacerà.

Nessuno tra i miei amici si senta chiamato in causa personalmente.
Però tutti quelli che tengono alla mia frequentazione per gli anni a venire lo facciano.
Fino a poco tempo fa, voi non avreste frequentato le persone che siete diventate e io, pur continuando a voler bene a molti di voi, sto faticando anche solo a guardare la vostra bacheca senza provare disgusto.

Le persone di buoni sentimenti non vi stanno tollerando più, sembra di avere Hitler tra gli amici di Facebook.
Ci state costringendo a violentarci per non rimuovervi e non è una cosa dovuta.

Non siete fichi, non siete brillanti, non sembrate intelligenti.

Vi prego, accorgetevene da soli”.