La nota rivolta da Davide Faraone, presidente del senatori di Italia Viva, al sindaco Leoluca Orlando arriva a seguito della lettera che il sindaco di Palermo ha trasmesso al presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando, per sollecitare l’aula ad approvare il Piano economico finanziario della Tari 2020, ritenuto un atto “necessario per erogare gli extracosti a Rap”, cioè le spese sostenute dalla società della nettezza urbana per il conferimento della monnezza nella Sicilia orientale dopo l’esaurimento di Bellolampo. L’aumento della Tari è ritenuta da Orlando una “condizione per la promessa stabilità finanziaria” di Rap, che in questi giorni ha subito l’ennesimo ribaltone interno con l’avvicendamento fra Miliziano e Caruso (a causa di un motivo d’incompatibilità del primo). L’assessore Sergio Marino, nei giorni scorsi, ha accusato i rappresentanti di Italia Viva spiegando che “il nostro impegno è stato quello di mantenere gli aumenti nella misura minima possibile, salvo rivalsa nei confronti della Regione e, soprattutto, ma pare che ciò non conti, mantenere salda la RAP e il suo equilibrio di bilancio a tutela dei lavoratori e della stessa Azienda”.