“Ha risposto a tutte le domande, nessuna titubanza. Era molto tranquillo, credo rappresenti molto bene il Paese, mi ha fatto davvero un’ottima impressione”. Lo ha detto Nunzio Sarpietro, gup di Catania, al termine dell’udienza che si è svolta ieri a Palazzo Chigi, dove è stata raccolta la testimonianza del presidente del Consiglio, nell’ambito del processo Gregoretti che vede l’ex Ministro Matteo Salvini indagato per “sequestro di persona”. I complimenti del giudice a Conte, per di più al termine di un’udienza, rappresentano un episodio anomalo. E fanno notizia più dei contenuti, da cui emerge che “la coralità delle azioni del governo atteneva alla politica generale, i singoli eventi erano curati dai singoli ministri: il ministro Salvini prima e la ministra Lamorgese dopo”. Sarpietro aggiunge: “Non parliamo ancora di reati, stiamo parlando di un processo in cui bisogna accertare se c’é un reato”. Il premier, da quello che racconta il giudice, ha risposto in maniera esaustiva: ”È stato molto preciso, molto profondo”.

All’udienza del presidente del Consiglio ha assistito anche Matteo Salvini: “Sono molto soddisfatto perché sta emergendo che da Ministro ho protetto l’Italia e gli Italiani”, ha detto all’uscita il segretario della Lega. Il 19 febbraio tocca a Luigi Di Maio. Ma altri spunti interessanti giungono dagli avvocati delle parte civili: “Il premier Conte ha chiarito che la decisione sul pos (place of safety) per la Gregoretti è stata presa dall’allora ministro dell’interno Matteo Salvini”. E ancora: “Conte ha affermato di non essere mai stato coinvolto direttamente nell’assegnazione dei pos né che in nessuna delle riunioni del Consiglio dei ministri fu affrontato” il nesso fra “la redistribuzione dei migranti e la concessione dello sbarco”. Di parere opposto l’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno: “Siamo soddisfatti. Conte ha ribadito quanto detto da Salvini. Col governo Conte I c’è stato un cambio di linea sull’immigrazione e si è stabilito che le redistribuzioni dei migranti si decidessero prima degli sbarchi. Il premier ha parlato di gioco di squadra e quella di Salvini non è stata quindi la scelta scellerata di un singolo ministro ma una linea che Conte ha condiviso”.

L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona per i 131 migranti bloccati al largo di Augusta e infine fatti sbarcare il 31 luglio 2019.