Pensioni. Giorgetti è diventato un Fornero al quadrato

Ancora una volta il governo punta sulle pensioni per fare cassa. Sono in arrivo una stretta sul riscatto degli anni di laurea per coloro che maturano i requisiti per il pensionamento anticipato (ossia con 42 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica) dopo il 2030 e un allungamento delle cosiddette finestre di uscita. In tema di previdenza complementare, da gennaio 2026 scatta il silenzio-assenso per l’adesione ai fondi pensione contrattuali per i lavoratori dipendenti di prima assunzione, esclusi i lavoratori domestici. Ma possono anche decidere di devolvere il Tfr ai fondi privati. Novità anche per le piccole e medie imprese che da gennaio 2026 sono tenute al versamento del Tfr dei lavoratori al Fondo presso l’Inps anche se al momento della loro costituzione erano sotto i 50 dipendenti e hanno poi..

Caso Reiner. La sindrome di Trump
è la malattia che avvelena gli Usa

La fenomenologia di Trump, per ricalcare il famoso ritratto-saggio dedicato da Eco a Mike, è una patologia. Vero che è un tribuno politico di inaudita efficacia. Vero che è spesso buffo e anche spiritoso. Vero che sa concentrare su di sé qualunque occhio di qualunque riflettore. Vero che colpisce per certi aspetti di candore, specie nell’esibizione sfacciata del suo rapporto totalizzante con il denaro (“a tremendous amount of money” è la sua espressione preferita). Vero che i suoi risultati sono discutibili ma la maschera è quella del facitore, del realizzatore, di quello che vince e va in buca. Però è malato. Un uomo che commenta come ha fatto Trump la tragedia di Rob Reiner, di sua moglie e del loro figlio assassino non sta bene. Decisamente, è fuori di senno...

Mulè critica sul Corriere “gli impertinenti della giustizia”

Pubblichiamo la lettera con la quale Giorgio Mulè, responsabile di Forza Italia per il Sì al referendum, replica a un articolo dell’ex procuratore di Milano, Bruti Liberati: Caro direttore, ho letto con grande attenzione le riflessioni di Edmondo Bruti Liberati pubblicate dal Corriere. Una sorta di misura preventiva, per mutuare il linguaggio dei tribunali, incentrata sulla pertinenza o impertinenza degli argomenti utilizzati dal fronte del Sì o del No nella campagna referendaria sulla riforma della magistratura. Senonché leggendo a campione ciò che il dottor Bruti Liberati sostiene nei dibattiti pubblici e nelle interviste televisive o sui quotidiani, saltano all’occhio alcune considerazioni che non sono solo impertinenti ma rivestono il carattere della impostura di sciasciana memoria. Affermare ad esempio, ricorrendo alla pratica della divinazione futura, che «questa riforma non avrà effetto..

Giorgetti riscrive la manovra e
sfila i soldi al Ponte di Salvini

Una manovra infinita quella per il 2026. Mentre è in atto una corsa contro il tempo per l'approvazione della legge di bilancio, che deve ricevere l'ok da Senato e Camera entro la fine dell'anno per non incorrere nell'esercizio provvisorio, il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, si precipita a Palazzo Madama e annuncia in Commissione un nuovo emendamento da ben 3,5 miliardi. “Una nuova manovra”, gridano dall'opposizione chiedendo “tempo adeguato” per esaminarla. Il disegno di legge di bilancio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre, ed è stato trasmesso al Senato per la prima lettura il 22 ottobre. E' poi partito l'esame in Commissione, preceduto dal rituale ciclo di audizioni, ma al momento ancora nessun voto è stato effettuato sugli emendamenti dei parlamentari (ce ne sono in totale oltre..

Australia, progrom sulla spiaggia
Quindici morti alla festa ebraica

Venerdì a Melbourne, un rabbino e suo figlio sono stati aggrediti per strada: “Andate nelle camere a gas”. Ieri quindici persone sono state uccise e decine di altre sono rimaste ferite quando due terroristi hanno aperto il fuoco durante una celebrazione di Hanukkah organizzata dagli ebrei Chabad nella popolare Bondi Beach, a Sydney. Il peggior attacco terroristico nella storia australiana, uno dei peggiori contro gli ebrei fuori da Israele e il più grave dal 7 ottobre. Dopo gli ebrei israeliani colpiti a Simhat Torah da Hamas, gli ebrei inglesi falcidiati in sinagoga a Kippur e ora gli ebrei australiani per la festa delle luci, ogni festività ebraica da due anni è un appuntamento con la morte e il terrore. I leader ebraici australiani avevano lanciato l’allarme. Il rabbino Eli Schlanger, assassinato..

Ignazio La Russa, il bizzarro evangelista dell’era Meloni

Ignazio La Russa è l’esatto opposto di Sergio Mattarella. Catanese l’uno palermitano l’altro, tanto per cominciare. Sobrio, riservato, puntigliosamente rispettoso delle regole il presidente della Repubblica; esuberante, sanguigno, ai confini dell’irriverenza il presidente del Senato che sulla conduzione dei lavori in Aula, per carità, nessuno gli può obiettare alcunché ma su tutto il resto è sufficiente sfogliare le cronache che parlano da sole. La Russa esterna senza freno qualunque sia l’argomento, serio o faceto, dal dramma delle carceri alla riforma elettorale. Attacca il consigliere del Quirinale, Francesco Saverio Garofani, e polemizza con Rino Gattuso, ct della Nazionale. Si mobilita in difesa dei giornalisti Gedi, da applauso, ma poi esplode ad Atreju con un “me ne frego” che più fascista non si potrebbe (per altri sarebbe un insulto, lui se ne..

Riuscirebbe oggi un Churchill
a salvare la pacifica Europa?

La decadenza dell’Europa, sede di “troppe chiacchiere” per il presidente americano che rifiuta sprezzantemente di partecipare a un vertice negoziale con alleati e partner, ha molte facce che sono perfettamente in luce. Troppe tasse e troppo debito. Un welfare sovradimensionato. Un ruolo degli stati, delle amministrazioni pubbliche, della trama di regole che fa del capitalismo europeo, nella competizione mondiale, un capitalismo zoppo, particolare evidente proprio in questa fase della iperglobalizzazione tecnologica, con i ritardi paurosi nel settore dell’intelligenza artificiale. Un forte mercato unico potenziale incompleto e limitato. Pochi figli. Immigrazione fuori controllo, in specie l’immigrazione percepita dall’opinione pubblica. Armamenti divisi in una organizzazione pletorica e scombinata, senza unità di comando e di azione. Difesa storicamente appaltata all’alleanza calante della Nato. Mancanza di una Costituzione e di un potere di mandato..

Mulè contro Gratteri “e gli altri smemorati della giustizia”

“La riforma della giustizia non appartiene a una parte politica, ma è una riforma di civiltà che va esattamente nel solco della Costituzione. Alla congregazione degli smemorati, che va dal Pd all’Anm, passando per magistrati di primo piano come Gratteri, suggerirei un ripasso degli atti e dei lavori preparatori dell’Assemblea costituente perché lì c’è il seme di ciò che è previsto nella riforma di oggi: i giudici emettono le sentenze in nome del popolo italiano che – cito la Costituente – è il mandante della magistratura. E la precondizione è che i giudici siano autonomi, indipendenti e imparziali. Da qui l’articolo 104 della Costituzione, che non viene neanche sfiorato dalla riforma. Anzi si dà finalmente piena attuazione al principio di terzietà del giudice”. Lo dice al Foglio Giorgio Mulè, vicepresidente..

Di Pietro star del referendum
Le coccole di Atreju per l’ex pm

“Sono circondata!”. Scherza Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica, nonché una delle toghe più critiche nei confronti dei provvedimenti del governo in materia di immigrazione, entrando ad Atreju fianco a fianco al padrone di casa, Giovanni Donzelli. È stato lui a telefonarle per invitarla. È lui ad accoglierla. “Lei è terribile”, osserva uno dei tanti simpatizzanti di Fratelli d’Italia, presente nella sala Enzo Tortora, una delle sale dove si svolgono i dibattiti della festa del partito. Ma i commenti, in questa Atreju così nazional popolare, e così istituzionale, si fanno a bassa voce. Nessun applauso per la “terribile Albano”, ma nessun fischio, a differenza di quanto successe lo scorso anno con l’allora presidente Giuseppe Santalucia. Continua su Huffington Post

“Volti nuovi”. Come gira a Mediaset la ruota della politica

Forza Italia vive giorni surreali: il partito fondato dal “Caimano” si ritrova improvvisamente a difendere Repubblica, il quotidiano della sinistra in agitazione per la possibile vendita al greco Kyriakou. Barachini convoca i vertici, La Russa rassicura, la redazione chiede italianità alla Meloni. E Pier Silvio Berlusconi dice persino che gli dispiacerebbe vedere Repubblica in mani straniere. La scena è questa: il giornale di Scalfari accarezzato da chi per decenni ne è stato il nemico. Intanto, negli stessi istanti, Pier Silvio prova a rimescolare anche Forza Italia. Tra Cologno e Mediaset predica “facce nuove”, bacchetta Tajani, valuta governatori, manager, direttori, fa scouting come fosse un palinsesto. Il partito vive come in zona sismica. Sorprese in vista. Roma. Il modello di Pier Silvio Berlusconi è semplice: metterebbe Gerry Scotti al posto di..

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