Ma di Cuffaro, dentro questa Regione, non ce n’è uno solo

In queste storie che da parecchi giorni interessano l’opinione pubblica, la Democrazia cristiana non c’entra. Quel partito ha concluso la propria esperienza nel 1994. Ne rimane la memoria, si può continuare a manifestare il giudizio per i meriti e le responsabilità che ha avuto in più di cinquant’anni. La Democrazia cristiana appartiene alla storia. Quella che porta il suo nome oggi è una formazione diversa, legata al nostro tempo, delimitata territorialmente, priva delle radici del partito di De Gasperi, di Moro e di Piersanti Mattarella, animata da un tentativo del tutto improbabile di far rivivere un’esperienza compiuta. Qualche volta sono stato chiamato a partecipare ad iniziative della Nuova Democrazia cristiana per raccontare le vicende del passato alla luce della mia esperienza. In quelle circostanze non ho mai nascosto la convinzione..

Crosetto, il candidato al Quirinale che piace quasi a tutti

L’ultimo strappo, Guido Crosetto, l’ha consumato qualche ora fa. Matteo Salvini frenava sulle armi americane da acquistare e da girare a Kiev e lui, senza strepiti ma con un marcato gesto polemico, ha annullato il viaggio programmato a Washington. “Cosa vado a dire agli americani? Che siamo indecisi a tutto?”. Sempre nelle stesse ore, il ministro della Difesa ha risposto picche alla richiesta del leader leghista di aumentare i soldati impegnati dal 2008 nell’operazione “Strade sicure”. “Aumentarli? No. Anzi, devono tornare a fare i soldati”. E più sberle Crosetto mena a Salvini, più è distante il suo aplomb istituzionale dalla grintosa e ringhiosa postura di Giorgia Meloni, più il ministro della Difesa piace alle opposizioni. Tant’è, che davanti al terrore in purezza di ritrovarsi al Quirinale tra quattro anni l’underdog..

Gratteri e il falso su Falcone
Lollo: “Se indaga come cita…”

Se questa è giustizia. Parla il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Nicola Gratteri che cita un Giovanni Falcone inesistente? “La prima cosa che deve fare un magistrato è verificare la notizia di reato ma se un magistrato non verifica neppure l’intervista che cita, peggio mi sento”. L’intervista che non c’era, l’intervista patacca? Dice Lollobrigida: “Mi chiedo con quale criterio Gratteri abbia condotto le sue indagini che hanno portato ad arresti non poca gente. Con quale criterio Gratteri ha indagato?”. Le inchieste giudiziarie di Gratteri? “Sono state inchieste sensazionali che hanno riempito le pagine dei giornali e i tg”. Gratteri ha detto al Foglio di aver ricevuto l’intervista patacca da persone autorevoli e il ministro risponde: “Mi sbalordisce che un magistrato come Gratteri che ha avuto, e che ha, ruoli di responsabilità..

Cronache dal multiverso: Di Pietro
col governo contro i magistrati

“Ma che c’azzecca Antonio Di Pietro con questi qui?”. L’ex magistrato di Mani Pulite ironizza su se stesso entrando in Parlamento. Poi fissa al bavero della giacca la spilletta pro riforma della giustizia e inizia lo show: “Da pm ero contrario alla separazione della carriere, ora ho cambiato idea ma non sono un traditore”. Davanti ai suoi nuovi “compagni di viaggio”, i fondatori del comitato per il Sì della Fondazione Einaudi e i parlamentari di Forza italia, ruba la scena tra battute e affondi: “Alcuni critici dicono che questa riforma aumenta i poteri dei procuratori, altri che li diminuisce: ma non è che vi rode soltanto?”. Il Di Pietro che non t’aspetti molti lo attendevano da parecchio. È l’uomo di punta del fronte del Sì, da contrapporre all’Associazione nazionale magistrati,..

Donne e governo. Giuli picchia su Daria ed esalta Beatrice

“Fossimo stati alla prima bozza di manovra, sarebbe crollato il Mic”, dice al Foglio il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Che poi aggiunge: “Il ministero ha al centro la tutela, il consolidamento e la messa in sicurezza dei beni culturali”. Che inizialmente l’algoritmo-Perrotta avrebbe azzerato? “La prospettiva era di azzerarli”. E i tagli al cinema? “In Cultura, i settori del cinema e dello spettacolo sono i due contrafforti. I tagli, in quel caso, sono stati concordati per salvare il cuore del dicastero, e cioè i beni culturali. Stop”. O come dire: zac. Eppure il tutto s’incardina nel rapporto complesso – è un eufemismo – tra il ministro e Daria “Maria Antonietta”. Tra il titolare della Cultura Giuli e la ragioniera dello Stato Perrotta. Due che credono d’intendersi ma non s’intendono..

Il pasticcio brutto della privacy
Conte e Schlein come Tafazzi

Capisci che qualcosa è andato storto quando Federico Mollicone – deputato meloniano passato alla storia per le sue battaglie campali contro Peppa Pig – si erge dal pulpito della libertà di stampa accusando Report di voler far cadere il governo, e annuncia la presentazione di una mozione “a tutela della vera imparzialità e del vero pluralismo”. Cioè la maggioranza di governo che, siccome qualcuno attacca il governo, decide che chi lo fa non è imparziale e stabilisce lei i confini: pare un corso base di libertà di stampa nel Cile di Pinochet. Capisci che qualcosa è andato storto quando Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, risponde che giammai il suo giornalismo è di parte, prima di imboccare una via a cavallo tra il lirismo e gli sceneggiatori di Boris: “Il fatto..

Sarkozy esce dal carcere
Da ieri è in libertà vigilata

Il Tribunale francese concede la liberazione anticipata dal carcere a Nicolas Sarkozy. L'ex presidente lascerà la prigione di Parigi oggi stesso, dopo venti giorni trascorsi a La Santé: aveva iniziato a scontare una pena di cinque anni per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento della sua campagna elettorale del 2007 con fondi provenienti dalla Libia. Sarà posto sotto sorveglianza giudiziaria, non potrà contattare il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, e non potrà lasciare il territorio francese, ha aggiunto la corte. "Il tribunale dichiara ammissibile la domanda di rilascio" e lo "pone sotto sorveglianza giudiziaria", ha affermato il presidente della Corte d'appello. Il tribunale parigino ha stabilito che non vi è "alcun rischio di occultamento di prove, pressioni o collusione". "La detenzione continuata non è giustificata", ha affermato. La sentenza della..

Sicurezza: più manette per tutti
Così la sinistra insegue la destra

Ogni un po’ riparte il dibattito sulla sicurezza, se sia un problema di destra o anche di sinistra. Ed è proprio la sinistra a riaprilo quando di problema se ne pone un altro: come sconfiggere la destra che, nel frattempo, sulla sicurezza ha costruito una politica di stampo mitologico. Negli ultimi tre anni, il governo di Giorgia Meloni si è inventato una cinquantina di nuovi reati, o nuove aggravanti, e ha aumentato i detenuti di circa tremila e i detenuti minorenni di un terzo. Di fronte a questi brillanti risultati, a sinistra ci si chiede: e noi? Che cosa conta di fare la sinistra per innalzare le pene, moltiplicare le condanne, stipare le celle e farci finalmente sentire tutti più sicuri? Stavolta, poiché sono argomenti su cui qui ci siamo..

Landini sciopererà da solo
L’ironia della premier Meloni

È sciopero generale venerdì 12 dicembre. È stato convocato dalla Cgil per protestare contro la manovra del governo che considera “sbagliata, ingiusta e da cambiare”. L'annuncio a Firenze, nel corso dell'assemblea dei delegati del sindacato. “Faccio appello a tutti, donne e uomini, lavoratrici e lavoratori – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – perché il 12 dicembre siano con noi in piazza. Faremo manifestazioni in tutti i territori d'Italia, per dimostrare che c'è la maggioranza di questo Paese, che lo tiene in piedi con il proprio lavoro, che vuole essere ascoltata”. Landini ha ribadito le critiche al disegno di legge di bilancio presentato in Parlamento e più ampiamente alla politica economica del governo, critiche che sono alla base della proclamazione dello sciopero. “La prima emergenza in questo..

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