Mulè contro Gratteri “e gli altri smemorati della giustizia”
“La riforma della giustizia non appartiene a una parte politica, ma è una riforma di civiltà che va esattamente nel solco della Costituzione. Alla congregazione degli smemorati, che va dal Pd all’Anm, passando per magistrati di primo piano come Gratteri, suggerirei un ripasso degli atti e dei lavori preparatori dell’Assemblea costituente perché lì c’è il seme di ciò che è previsto nella riforma di oggi: i giudici emettono le sentenze in nome del popolo italiano che – cito la Costituente – è il mandante della magistratura. E la precondizione è che i giudici siano autonomi, indipendenti e imparziali. Da qui l’articolo 104 della Costituzione, che non viene neanche sfiorato dalla riforma. Anzi si dà finalmente piena attuazione al principio di terzietà del giudice”. Lo dice al Foglio Giorgio Mulè, vicepresidente..