Giusy & Renato. Una recita sbattuta in faccia ai siciliani

Si sono dati convegno al Teatro Pirandello di Agrigento per scambiarsi doni, per autocelebrarsi, per dirsi quanto sono bravi, solerti e attenti. L’assessora al Territorio aveva immaginato di riconoscere i meriti di quanti pongono attenzione al territorio, per nominarli “ambasciatori dell’ambiente”. Casualmente come primo meritevole è stato individuato il presidente della Regione. “Tu mi nomini ed io ti premio”, potrebbe essere il titolo di una banale pièce teatrale. Così il nostro è stato insignito tra gli applausi dei Fratelli d’Italia e dell’intera classe dirigente della Città dei Templi, che si appresta a chiudere il mirabolante anno di Capitale della cultura. Dalle immagini della cerimonia si scorge Schifani senza imbarazzo, composto e serioso come sempre che, accettando il riconoscimento, non si lascia scappare da ridere, circondato dai numerosi “clientes” locali che,..

Trump ci lascia ai margini
perché l’Europa è marginale

In un intervento sulla Süddeutsche Zeitung, ripreso questa mattina dalla Repubblica, il filosofo Jürgen Habermas rimprovera i governi occidentali di non aver compreso quanto fosse vitale risolvere il conflitto in Ucraina entro la presidenza di Joe Biden. Le corrispondenze ideali e di affari fra Donald Trump e Vladimir Putin stanno accelerando un processo, in corso da un paio di decenni almeno, in Italia anche di più, di smantellamento delle democrazie liberali, rappresentative e parlamentari. Si stanno tutte trasformando in autocrazie e quella di Putin è il modello, già imitato con buoni successi da Viktor Orbán, e rivisitato col ritorno di Trump alla Casa Bianca in una specie di American Psycho. L’Italia vive uno dei suoi tanti paradossi: paese arcignamente contrario alle riforme, si riforma nonostante sé stesso, ogni giorno, e..

I bimbi della casa nel bosco e l’orco dello stato etico

L’unico fattore preoccupante sono quelle 13 mila firme di una petizione in loro sostegno, quando nelle faccende di libertà individuali si infila il tribunale dell’opinione online è sempre meglio dubitare. Dei votanti, s’intende. Per il resto, perché tanto accanimento giudiziario – sono andati i Carabinieri come da Pinocchio – contro due genitori, una famiglia, che ha liberamente scelto di vivere felice, “senza stress” mettendo in pratica senza necessità di farlo sapere su Instagram i dettami spirituali e pratici che costituiscono l’iperuranio idilliaco del minimo comune pensiero moderno? Hanno tre figli, li accudiscono bene con amore, li vogliono crescere secondo la Sana dottrina: anabattisti del Terzo millennio. O i figli di Tozzi, li potremmo chiamare, il geologo col martello. Quello che insegna a non costruire, a non arginare, a non assembrarsi..

Ucraina. I moralizzatori arrivano
dove non arrivano le bombe

I più brillanti tra i nostri giustizialisti dovrebbero prendere appunti, fosse mai che in futuro possa tornare utile anche a loro quanto è accaduto ieri sul fronte russo. Vladimir Putin si è presentato in mimetica, affiancato da Valerij Gerasimov, e ha spiegato ad un gruppo di ufficiali che la sua guerra per sottomettere l’Ucraina è in realtà una lotta contro la corruzione. Perché a Kyiv, queste le sue parole, comanda “un gruppo di persone aggrappate al potere per arricchirsi, sedute su water d’oro, che non pensano minimamente al destino del proprio paese e della gente comune”. Ne consegue che sia sacrosanto che i civili ucraini vengano massacrati giorno e notte dai bombardamenti ordinati dallo stesso Putin, che com’è noto ha a cuore sopra ogni cosa “il destino e la gente..

Quattro brutte storie in poche ore. Dio salvi la Sicilia

Quella di giovedì 20 ottobre è stata una giornata infausta per la Regione siciliana. Nel volgere di 24 ore la cronaca, giudiziaria e politica, ha registrato quattro scandali, uno più sconcertante dell’altro, che vanno fatalmente ad aggiungersi alle inchieste – quella sul FdI di Galvagno e quella sulla Dc di Cuffaro – i cui effetti stanno già devastando gli equilibri e la stabilità del governo presieduto da Renato Schifani. Ma andiamo con ordine. Primo fulmine a ciel sereno: la Commissione regionale antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, ha votato all’unanimità una relazione dove si sostiene che la Società Italo Belga, concessionaria della spiaggia di Mondello, è condizionata da boss e picciotti di Cosa Nostra; e per questo motivo, sempre all’unanimità, ha chiesto all’assessorato regionale al Territorio, retto da Giusy Savarino, di revocare..

Schifani tra il galateo dei deputati e la “roba” di Cuffaro

Dopo le vicende giudiziarie che hanno riguardato la Nuova Democrazia cristiana, ci risiamo. Sull’assessora al Turismo pende una richiesta di rinvio a giudizio, ma questa volta, al contrario di quel che è successo due settimane fa, Schifani dichiara che può restare al suo posto. Compie questa scelta il giorno stesso nel quale ha regalato a tutti i deputati la copia di un libro del segretario generale del Senato, il Codice parlamentare. Prima di inviarlo ai suoi colleghi, Schifani lo avrà letto, ritrovando del resto molte cose che già conosceva per essere stato presidente di quel ramo del Parlamento. Oltre a conoscerle, le avrà interiorizzate e fatte proprie, a cominciare dal richiamo, non solo ai senatori ma a tutti coloro che svolgono funzioni legislative, a comportarsi con disciplina e onore, come..

Scontro fra FdI e Mattarella
Colle furioso: nessuna trama

Regalateli più garofani. Il giardino di Meloni ha le spine. Si comincia a temere davvero l’esito del referendum sulla giustizia. Sboccia il caso Francesco Saverio Garofani, ex deputato del Pd, consigliere di Mattarella, che siede nel Consiglio di difesa. La Verità lo sente parlare a tavola di “provvidenziale scossone” per fermare Meloni. Il capogruppo di FdI, Bignami, chiede la smentita di Garofani, il Quirinale registra “stupore per le dichiarazioni del partito di maggioranza relativa”. Sberle. Interviene Fazzolari. Dalle parti del Quirinale dicono che Garofani non si deve scusare di nulla e si attende la telefonata di Meloni (fino a quando si scrive si attende) che è inimmaginabile pensare Mattarella “tramare” contro il governo. È un vaso, ma di fraintendimenti. L’intesa M–M, Meloni, Mattarella + Crosetto (se oggi si votasse per..

Ma la scelta delle Kessler in Italia non sarebbe possibile

Quando la notizia della morte di Alice ed Ellen Kessler, icone dello spettacolo europeo del dopoguerra, ha iniziato a circolare, l’attenzione si è spostata quasi subito sul contesto in cui il decesso è avvenuto. Le gemelle, 89 anni, hanno scelto il suicidio assistito: una procedura che in Germania, in assenza di una legge specifica ma in forza di una sentenza della Corte costituzionale, può svolgersi in modo discreto e privato. Così il caso ha riaperto il confronto tra Paesi che regolano il fine vita in modi differenti. Sul territorio tedesco, dicevamo, il suicidio assistito è stato depenalizzato nel 2020, quando la Corte costituzionale federale ha dichiarato incostituzionale la norma che lo vietava. In assenza di una cornice legislativa, l’accesso alla procedura si è strutturato attraverso l’attività di associazioni come la..

La Corte dei Conti martella
il Ponte: ecco un altro stop

Arriva un nuovo stop della Corte dei conti al Ponte sullo Stretto di Messina. In una nota la magistratura contabile informa che la sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all'esito della camera di consiglio seguita all'adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze, recante "disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Approvazione III atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società Stretto di Messina spa. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni.

Povera Elly, era più facile battere Berlusconi che Meloni

Non fosse che per la veneranda età di molti ai quali ci si rivolge, si potrebbe ribattere, ai reduci di mille battaglie uliviste e renziane prodighi di consigli a Elly Schlein, “medice cura te ipsum”. Come ricordava un pezzo di Alfonso Raimo qui – e ora alla lista bisogna aggiungere pure Achille Occhetto! –, la stagione ulivista-prodiana e poi quella renziana da tutto è stata caratterizzata tranne che dall’unità della sinistra, prima nell’opposizione e poi nell’azione di governo. Oltre alla disunità, non bisogna mai dimenticare che lo schieramento progressista fu, nella storia, tutt’altro che prodigo di vittorie. Se, nella cosiddetta Seconda Repubblica, vincere le elezioni significava consentire alla propria alleanza di disporre di maggioranza alla Camera e al Senato, le uniche due sono state quelle di Romano Prodi, nel 1996..

Gerenza

Buttanissima Sicilia quotidiano online è una testata regolarmente registrata. Registro generale n. 223.
Registro della Stampa n.5 del 24/01/2018 presso il Tribunale di Palermo

Editore: Salt & Pepper S.r.l. Tel +39 091 7302626 P.IVA: 05126120822

Direttore responsabile Giuseppe Sottile

Change privacy settings

Contatti

+39 091 7302626
www.buttanissima.it
Via Francesco Scaduto, 2/D – Palermo
Questo sito è associato alla
badge_FED