La sintonia che stravolge il mondo
Subito negoziati fra Trump e Putin

Il presidente statunitense Donald Trump ha scelto Truth, il suo social media, per annunciare di aver avuto una “lunga e altamente produttiva telefonata” con il leader russo Vladimir Putin e di aver concordato di “far iniziare immediatamente i negoziati ai nostri rispettivi team”. “Come abbiamo concordato entrambi, vogliamo fermare i milioni di morti che si stanno verificando nella guerra Russia/Ucraina”, ha scritto Trump. “Il presidente Putin ha persino usato il mio motto della campagna elettorale, molto forte, ‘SENSO COMUNE’. Entrambi crediamo fermamente in questo motto. Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni”. La squadra negoziale statunitense comprenderà: Marco Rubio, segretario di Stato; John Ratcliffe, direttore della Cia; Michael Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale; Steve Wiktoff, il miliardario imprenditore edile voluto da Trump come..

Salviamo Agrigento Capitale da chi può ridurla a una sagra

Forse è pure una questione di cortesia. Quando insieme a Maurizio Masone, del Centro Pasolini, ho inviato una richiesta di incontro al sindaco di Agrigento e al presidente della Fondazione “Capitale della Cultura”, quanto meno mi sarei aspettato una risposta, anche di diniego. Quella richiesta seguiva a due incontri ai quali ha partecipato una buona parte della società civile della città, con esponenti della cultura, del sindacato, dell’economia, del turismo, delle organizzazioni cattoliche. Si ragionò in quelle occasioni di errori e ritardi colpevoli nella organizzazione dell’evento ma si manifestò prevalentemente la volontà di contribuire a salvare il salvabile, di evitare il fallimento della iniziativa, di dare risposte anche parziali alle aspettative e speranze suscitate dalla scelta del governo nel marzo 2023. Per raggiungere questo obiettivo si è deciso di costituire..

La tattica del sommergibile. Meloni resiste alla burrasca

La tattica del sommergibile paga. Giorgia Meloni è riuscita, in queste settimane di passione, a non dire una parola sulle mille grane che assediano il governo. Dopo aver annunciato via social il 28 gennaio di aver ricevuto un’informativa di garanzia assieme ai ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano e aver attaccato il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, si è inabissata. Soprattutto si è tenuta alla larga dal mefitico pantano. Tant’è, che nessuno – neppure le opposizioni – si interrogano sul reale stato di salute dell’esecutivo, che non sarebbe poi così male se non fosse per i complicati rapporti con Matteo Salvini. Ma di questo parliamo più avanti. Il fatto clamoroso è che, involontariamente, Meloni sta dando una sorprendente prova di forza e di resilienza. Qualunque..

Cosa Nostra: 183 fermi a Palermo
“Dove sono i mafiosi di una volta…”

Duro colpo alla mafia palermitana. Eseguiti nella notte a Palermo e provincia 183 provvedimenti restrittivi, tra ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip e fermi disposti dalla procura, da parte dei carabinieri. Colpiti i mandamenti di Porta nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale-San Lorenzo, Santa Maria del Gesù e Bagheria. Violati software criptati. In una delle cinque indagini confluite nella maxi operazione, gli investigatori dei carabinieri del comando provinciale hanno scoperto il nuovo sistema con il quale i boss si riunivano per riorganizzare la nuova commissione provinciale, azzerata già una volta con gli arresti di dicembre 2018. I capimafia in carcere e quelli ancora liberi utilizzavano telefonini di ultima generazione con particolari software criptati per i summit fra mandamenti. Applicazioni di comunicazione con sistemi di crittografia avanzatissimi e difficilmente intercettabili. Alcuni boss..

Il Sanremo di Carlo Conti
A letto presto, senza politica

Un taglio netto ai monologhi e un Festival depoliticizzato. Inizia così la nuova era di Sanremo guidata da Carlo Conti dopo il quinquennio dei record di Amadeus. Scortato in conferenza stampa da Antonella Clerici e Gerry Scotti, il direttore artistico della kermesse ha annunciato l’addio ai monologhi, spesso lunghi e ammorbanti, a cui Amadeus ci aveva abituato. Per Carlo Conti è meglio investire sulle canzoni, non solo quelle in gara. Per esempio, durante la prima serata, l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad duetteranno insieme sulle note di “Imagine” di John Lennon per mandare un messaggio di pace. Una canzone che è un grande classico, va bene sempre, perché Lennon non è criticabile. E tre minuti e sette secondi di canzone sono un tempo perfetto per snellire la scaletta. Continua..

“Il governo Meloni? Come i Jalisse, passerà”, dice Renzi

Matteo Renzi, oggi comincia Sanremo, quale canzone vuole dedicare a Meloni? “Fiumi di parole dei Jalisse. Meloni è come i Jalisse. Ha vinto una volta, ma non vincerà mai più”. Dice Meloni che “bonificherà” i servizi segreti e FdI pensa che apparati dello stato rispondono ancora a lei. Renzi, lei controlla i servizi? “Se provano a dirlo li svergogno. E’ un’infamia. Hanno scambiato le istituzioni per tribù libiche, preso possesso manu militari delle istituzioni”. Hanno, chi? “Meloni e il suo braccio destro, Alfredo Mantovano. L’unica bonifica che serve è la bonifica di Meloni da Meloni, dai suoi fantasmi”. Renzi, perché da giorni continua a dire che l’Italia è “un paese delle banane”, e oggi che l’Italia è come la Libia? Altre metafore? “Posso dire che il sottosegretario Delmastro pensa che..

Il rumore del silenzio. Santanché lasciata sola dai suoi

Il grande freddo di FdI verso Daniela Santanchè si materializza a Montecitorio con la ministra lasciata sola di fronte al fuoco di fila delle opposizioni. Nessuno dei gruppi di FdI, Lega e Forza Italia è iscritto a parlare nella discussione generale sulla mozione di sfiducia contro la ministra. L’interessata dovrebbe arrivare in aula, ma senza intervenire. In teoria il governo avrebbe 20 minuti di tempo per intervenire ma non si sa se lo farà. Parleranno dunque solo esponenti delle minoranze: da Vittoria Baldino, dei Cinque Stelle, il partito che ha depositato la mozione di sfiducia, che sarà affiancata da altri tre esponenti del partito di Conte. Seguiranno gli interventi di Federico Gianassi e Toni Ricciardi del Pd, di Filiberto Zaratti per Avs. Non prenderanno la parola contro la ministra Italia..

Trump e il dialogo con Putin
“Porrò fine a questa guerra”

Il dialogo tra gli Usa e la Russia deve svolgersi "su una base di eguaglianza e la necessaria considerazione degli interessi russi". Nel giorno in cui Donald Trump fa sapere di avere parlato con Vladimir Putin e si dice convinto che anche il presidente russo voglia mettere fine al conflitto, Mosca sottolinea che anche il nuovo inquilino della Casa Bianca dovrà fare i conti con le condizioni russe, che potrebbero rendere la soluzione non così "veloce" come da lui auspicato. Il Cremlino non ha né confermato né smentito il colloquio telefonico, che tuttavia secondo ambienti diplomatici a Mosca è effettivamente avvenuto. Ma l'ambasciatore alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya, in un'intervista all'agenzia Ria Novosti, ha detto che la Russia è ancora "in attesa di segnali" da parte americana sul carattere che..

Zuffa tra poteri dello Stato
Esposto dei servizi su Lo Voi

Tu denunci me e io denuncio te. Tra poteri dello Stato. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) della Presidenza del Consiglio - il cui compito è il coordinamento dei Servizi di intelligence Aisi (per gli affari interni) e Aise (per le relazioni estere) - ha presentato un esposto alla procura di Perugia contro la procura di Roma, perché quest'ultima non ha garantito la riservatezza delle informative ricevute sul caso di Gaetano Caputi, il capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni spiato dai Servizi stessi. La denuncia arriva a una settimana esatta dall’iscrizione nelle notizie di reato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e del sottosegretario Alfredo Mantovano, in relazione al caso di Osama Almasri, il generale libico arrestato in Italia su mandato..

Ecco a voi Matteo Trumpini. Donald fa e Salvini copia

“Non ho cambiato idea sul mandato di arresto per Benjamin Netanyahu della Corte penale internazionale: non va arrestato, è un primo ministro regolarmente eletto e sta lavorando anche bene”. Matteo Salvini, intercettato da Huffpost fuori dalla Camera dei deputati, ribadisce la linea dura nello scontro su più livelli che si è aperto con i giudici dell’Aja. Un fronte di battaglia nazionale – l’Almasri-gate per intenderci – ma che interessa anche l’internazionale sovranista, dopo le durissime sanzioni proprio contro la Cpi adottate ieri da Donald Trump per una asserita “discriminazione” nei confronti di Stati Uniti e Israele. Il vicepremier sa di maneggiare un dossier delicato, dopo le preoccupazioni espresse da Bruxelles e da Ursula von der Leyen in persona per la brusca decisione della Casa Bianca, e in vista della visita..

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