L’attacco alla Costituzione? E’ roba da Oronzo Canà

Abbiamo sempre pensato che in Italia l’allarme antifascista fosse roba da Oronzo Canà, che insomma seguisse l’infallibile schema di Lino Banfi: il 5-5-5. Avete presente? “Cinque giocatori avanzano, cinque indietreggiano, così sembriamo quindici e gli avversari non ci capiscono niente”. E ora ne abbiamo avuto la prova definitiva. Tanto è il rischio democratico, tanto è il pericolo posto dal governo e dalle sue riforme, tanto Ignazio La Russa è “indegno” col suo busto di Mussolini nello studio, insomma è così vero che c’è “l’onda nera”, “l’ombra nera”, “la marea nera” e “la lobby nera”, è così essenziale resistere alla logica antidemocratica della destra, che martedì sera Ignazio La Russa faceva il ct della Nazionale politici, allo stadio dell’Aquila, in diretto su Raiuno, e metteva in campo Schlein e Conte, faceva..

Pier Silvio, de profundis per Tajani
e le facce vecchie di Forza Italia

"Al prossimo giro (alla prossima tornata elettorale, ndr), io penso che ci potrebbe essere una opportunità pazzesca di marketing parlando di politica. I moderati in Italia sono la maggioranza, oggi però non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente". Lo ha Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset, conversando con alcuni giornalisti a margine della serata con la stampa a Cologno Monzese per presentare i palinsesti 2024/2025. "Tanto è vero che la stessa Meloni, che io considero bravissima, al di là di come la si pensi, sta prendendo voti dei moderati - ha spiegato -. Forza Italia è perfetta e sta lì, ma un conto è una Forza Italia di resistenza, un conto è una Forza Italia di sfida. Io non prevedo nulla ma dico solo che ci può essere..

Le strane intese tra Lega e Pd.
Puzza di bruciato a Palazzo Chigi

Nella sera di martedì Ignazio La Russa si cimenta nel ruolo inedito di commissario tecnico della nazionale politici. Deve mettere in campo, tra gli altri, Elly Schlein e Andrea Crippa, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli in porta. “Li schiero con la bizona”, dice citando l’allenatore nel pallone. Ma il personale gol, il presidente del Senato l’ha segnato alla conferenza dei capigruppo del Senato. Nel chiuso di un’aula a palazzo Madama, coi presidenti dei gruppi parlamentari riuniti per decidere come andare avanti sul decreto sulle liste di attesa, La Russa ha cortesemente respinto la richiesta del governo di porre la questione di fiducia. Sarebbe stato un modo per tacitare con le brutte i distinguo in maggioranza. Per riallineare la Lega al resto del destra-centro. Ma proprio per questo, meglio..

A Giorgia piace Ursula ma non sa ancora come dirle sì

A chi gli chiede una previsione, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, risponde: “L’unica certezza mi sembra la difficoltà di astenersi giovedì: i voti degli astenuti poi dovrebbero uscir fuori dal segreto dell’urna. Tutti e 24. Poi nel segreto dell’urna...”. In Transatlantico non si parla d’altro: cosa farà domani all’Europarlamento il partito di Giorgia Meloni davanti al bis di Ursula von der Leyen? Ieri la presidente uscente della Commissione che vuole succedere a se stessa ha incontrato Ecr, il gruppo dei conservatori presieduto da Meloni. Riassunto di di chi era presente all’incontro: “Stessa posizione dei giorni scorsi, nessun passo avanti. Ursula in chiaroscuro: bene su migranti e difesa, troppo evasiva sulle politiche green”. E quindi? La nostra fonte euromelonista aggiunge: “Al momento è più no che sì”. In..

Toti. La sovranità del popolo cede
il passo a quella delle procure

La vicenda di Giovanni Toti non è più e forse non è mai stata una vicenda puramente giudiziaria, su cui dividersi fra giustizialisti e garantisti - non sono opposti estremismi, poiché garantista è la nostra Costituzione ed essere garantisti significa condividere lo spirito fondante della Repubblica. La vicenda interroga molto più in alto la separazione dei poteri che non può mai tradursi in prevaricazione dell’uno sull’altro, come ho scritto qualche volta e come in questi giorni hanno ripetuto, molto più autorevolmente, il professor Sabino Cassese (con un parere a supporto della difesa di Toti) e il professor Giovanni Fiandaca (con un’intervista a Ermes Antonucci per il Foglio). Nella Prima repubblica, la primazia della politica aveva finito col prevaricare la giustizia respingendo regolarmente, in forza dell’immunità parlamentare, le autorizzazioni a procedere..

Ma a Marina e Piersilvio il pacioso Tajani non basta più

La ricerca di facce nuove era un pallino del papà e un titolo che quasi si scriveva da solo, di tanto in tanto: “Forza Italia, lo scouting di Berlusconi”. E poi si scivolava nei racconti dei casting ad Arcore, le fisse estetiche del padrone di casa, i consigli, i fugaci innamoramenti, le intuizioni e gli abbagli (chi si ricorda del mitico Gianpiero Samorì?). Adesso tutto questo è un ragionamento dei figli maggiori, Marina e Pier Silvio, con l’aggiunta dei preziosi consigli di Fedele Confalonieri. Attenzione: non è una trama oscura della “famiglia” contro Antonio Tajani che al contrario ha avuto il merito di rivitalizzare, voti e percentuali alla mano, un partito dato per morto dopo “la scomparsa del nostro Maradona”. Con una mentalità imprenditoriale, e dunque televisiva, i figli del..

Spari al comizio di Donald Trump
L’ex presidente ferito ma sta bene

Momenti di grande paura a Butler, in Pennsylvania, per Donald Trump che è stato ferito durante un comizio. Si sono uditi una decina di spari, l'ex presidente si è portato la mano destra verso la testa, in alcune immagini si vede nitidamente l'orecchio destro sanguinante. Si è nascosto dietro la pedana dove è stato prontamente circondato e protetto dagli agenti di sicurezza, tra le urla della folla. Trump è stato scortato fuori, ma sulle sue gambe ha alzato un pugno verso la folla. Poi arriva un comunicato dello staff di Trump in cui si legge che "sta bene" ed è stato sottoposto a controlli medici. Secondo quanto scrive il Washington Post, che cita il procuratore distrettuale della contea di Butler, ci sono almeno due vittime, una è l'attentatore, ma sarebbe..

Toti, il Tribunale del Riesame
nega la revoca dei domiciliari

I giudici del Riesame del tribunale di Genova hanno respinto l'istanza di revoca degli arresti domiciliari per il governatore Giovanni Toti, arrestato il 7 maggio scorso con l'accusa di corruzione. Toti resta dunque in stato di detenzione nella sua casa di Ameglia (La Spezia). Toti potrebbe reiterare il reato "in quanto ha dimostrato di non aver compreso appieno la natura delle accuse". Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni con cui hanno rigettato l'appello per la revoca domiciliari. Le ipotesi di corruzione sono "sorrette da gravi indizi che Toti non ha inteso contestare". E non riguardano "un illecito di natura veniale ove rapportate alle pubbliche funzioni di natura elettiva dal medesimo ricoperte, ma integrano un vulnus tra i più gravi che possano essere inferti al buon andamento dell'azione amministrativa,..

Il truce Matteo, con la Meloni, salvina sempre. E voi?

Le mamme d’Italia, anche quelle che si chiamano Giorgia, quando non ce la fanno più ormai sbottano solo così: “Smettila di salvinare”. Abbiamo anche controllato le loro chat e non dicono più di un bambino, “birichino”. Piuttosto gli dicono “Salvini”, che è diventato sinonimo di monelleria irritante. Perfino verbo: io salvino, tu salvini, egli salvina. Così la sera il nonno raduna attorno al focolare i suoi piccoli salvinini e racconta loro delle favole educative: “Avete visto, da giovane, che pezzo di salvini ero anche io...”. E intanto la nonna, la vecchia salvina, sta a sferruzzare silenziosa e fedele. Poi si sentono i lenti rintocchi dell’antica campana del Duomo, detta “la salvinona”, mentre corre voce, negli ambienti meglio informati del governo, che sia imminente una nuova salvinata. D’altra parte, l’eroe eponimo,..

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