Pd. Quel che resta del partito di lotta e di governo
La chiamano Festa dell’Unità. Ma nel Partito democratico di Sicilia, nettamente diviso in due, ciascuno si fa la propria. Ciascuno ripete un rito stanco, senza popolo e senza rilievo. A ciascuna metà partecipa metà del vecchio ceto politico, alcuni dei vecchi compagni, che magari hanno memoria e nostalgia di quelle Feste dell’Unità con le masse, con i dibattiti serrati, dalle quali venivano fuori la voglia e l’orgoglio di esserci e insieme l’odore intenso delle salsicce alla brace. Non era un monolite il vecchio Partito comunista e, a scanso di equivoci, non mi apparteneva, ne ero lontano e perfino in contrasto, senza mai disconoscerne il valore e il ruolo. Discutevano quei comunisti, si scontravano, si organizzavano in correnti. Favoriti tuttavia dal cosiddetto centralismo democratico, guidati da leader prestigiosi e responsabili, animati..