Lotta fratricida in Lombardia
impallinata la “sorella d’Italia”

I vaccini mettono in imbarazzo il centrodestra lombardo, o almeno così si è portati a credere fermandosi a una prima lettura dei fatti. Ieri, 4 novembre, nel tardo pomeriggio il Consiglio regionale ha approvato un testo che chiede alla giunta guidata da Attilio Fontana di considerare – leggasi: validare – l’opportunità di rimuovere dall’incarico Federica Picchi (Fratelli d’Italia), sottosegretaria allo Sport e Giovani. Dettata da alcune uscite critiche di Picchi sui vaccini, la mozione, presentata dal capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, è passata grazie a 19 franchi tiratori annidati tra i banchi della maggioranza. Ma sotto la patina di beghe legate a ragioni di decenza politica – Forza Italia è incensurabilmente pro-vaccini e mal digerisce, anche a livello nazionale, le sparate sul tema dei Fratelli e dei leghisti – si nasconderebbe..

Mamdani è sindaco di New York
“Il trumpismo si può sconfiggere”

Non c'è stato appello di Donald Trump che abbia potuto evitare la sconfitta elettorale al presidente e al partito repubblicano. I democratici portano a casa un tris nell'election day del 4 novembre, in primo luogo a New York dove si impone Zohran Mamdani, il socialista volto nuovo del partito che diventa sindaco della città simbolo del capitalismo e del business, ma anche eleggendo le prime due donne governatrici in New Jersey e Virginia - quest'ultimo swing state strappato al Gop. È il giorno di Mamdani, 34 anni, madre indiana e padre ugandese, primo musulmano a governare la Grande Mela, dal primo gennaio 2026. Sbaraglia l'ex governatore dem Andrew Cuomo, che era appoggiato anche da Donald Trump e Elon Musk, e il debole candidato repubblicano Curtis Sliwa. "Il sole potrebbe essere..

Il geniale trasformismo napoletano di Fico e De Luca

Questa di Vincenzo De Luca che elegge Roberto Fico a successore ha una sua grandiosità. Peccato vivere lontano dalla Campania felix, nuovo travolgente episodio del geniale trasformismo italiano, peccato non avere tempo e modo di partecipare ai comizi, ai talk, agli show dell’antidemagogo basso-baritono e del demagogo dalla vocina chioccia. De Luca è la Raggi trattata come una bambolina da antologia delle fiabe, è lo scudiscio dei grillini, è la maestosa resistenza della Prima Repubblica all’assalto degli scassinatori della scatola di tonno, è la negazione irriverente dell’onestà-tà-tà, il difensore accanito del re delle fritture clientelari ed elettorali, il rassembleur della meravigliosa feccia e della nobiltà e della miseria in una coalizione della vittoria al settanta per cento, miseria e nobiltà di un Totò redivivo con i pacchi di pasta di..

Crolla la Torre dei Conti
Morte e spavento a Roma

Una nuvola di polvere sui Fori Imperiali a Roma, per il cedimento della Torre dei Conti, alcuni operai che lavoravano al cantiere subito tratti in salvo, mentre uno di loro resta intrappolato fra le macerie e servono 11 ore di lunghe e complesse operazioni di soccorso per estrarlo vivo. Era metà mattina quando improvvisamente è crollata una parte della Torre dei Conti, un edificio medievale su cui era in corso un importante intervento di ristrutturazione finanziato con i fondi del Pnrr. Subito le squadre dei vigili del fuoco sono intervenute in Largo Corrado Ricci per mettere in salvo alcuni operai che erano nell'area: uno di loro è rimasto intrappolato sotto le macerie, un sessantaseienne romeno che lavora per una ditta di appalti e costruzioni che ha sede nel quartiere Prati...

Schlein. Comunque vada, il referendum sarà un insuccesso

Col referendum sui magistrati la premier rischia, e questo lo sappiamo. In caso di sconfitta resterebbe a Palazzo Chigi però azzoppata: pure qui non ci sono dubbi. Meno si parla invece dei pericoli che corre Schlein, come se la segretaria Pd avesse solo da guadagnare e nulla da perdere dallo scontro sulla riforma Nordio. Ragionandoci a mente fredda, non è così semplice come appare. Tra le due, per certi versi, ha addirittura più convenienza Meloni. E d’altra parte, se Giorgia ha deciso di puntare sulla giustizia, vuol dire che ha fatto i suoi conti; si sarà convinta che il gioco per lei vale la candela. Elly invece non ha scelto nulla; è in prima linea suo malgrado; si ritrova a combattere una battaglia di cui, probabilmente, farebbe a meno (ma..

Assaltato treno in Inghilterra
accoltellate dieci persone

Un violento accoltellamento è avvenuto ieri sera a bordo di un treno partito da Doncaster e diretto a King’s Cross, nel Cambridgeshire. Il bilancio è di dieci persone ferite, nove delle quali in gravi condizioni. La polizia britannica dei trasporti ha arrestato due persone e sta indagando sull’accaduto, mentre l’antiterrorismo è stato coinvolto per valutare eventuali piste legate alla sicurezza nazionale. Sul luogo sono intervenute decine di agenti, inclusi ufficiali armati, e cani addestrati per individuare armi o esplosivi, con l’obiettivo di escludere la presenza di ulteriori minacce a bordo. L’allarme è scattato alle 19:39 e le operazioni di emergenza hanno mobilitato un imponente dispiegamento di mezzi: ambulanze, elicotteri, squadre di terapia intensiva e la Hazardous Area Response Team. Il servizio di ambulanza dell’Inghilterra orientale ha parlato di una “risposta..

Oltre Salvini. Se facessimo il Ponte sul modello del Mose

Opporsi a un ponte, al Ponte, perché lo vuole anche il senatore Salvini, niente di male. Sostenere il Ponte perché non lo vogliono i magistrati della Corte dei conti che si fa Corte dei ponti, niente di male. Poi c’è il formidabile estetismo di Buttafuoco: no al Ponte perché la Sicilia è un’isola. Ma c’è il paradigma del Mose. Per quarant’anni la bella gente che si fa esperta di tutto ha sostenuto che quell’opera di ingegneria delle acque era una follia, che non avrebbe mai funzionato, che era costosissima anche in vista della protezione della città più preziosa al mondo, che era un magna magna, ovvio, e che c’era la ruggine. Meglio dragare Malamocco, meglio fermare il mare con le mani nude, meglio tutto del Mose. Alla fine gli stessi..

Il Ponte? Nelle mani di Salvini non poteva che finire così

Se quelli del Partito democratico, tutti, senza distinzione, non vogliono contare nulla, se hanno deciso di indurre i pochi che pervicacemente restano ad andar via, se Schlein, nel suo “trionfale” viaggio verso Palazzo Chigi, non ha bisogno dei voti dei siciliani, lasciamoli fare, magari assistendo divertiti e increduli allo spettacolo penoso e farsesco che da tempo mettono in scena nell’indifferenza generale. Perché intestardirsi a seguire qualcosa che non ha alcun senso politico, semmai solo esistenziale? Ieri si è riunita la direzione di mezzo partito, presieduta da una inviata di Roma, e contemporaneamente è stato a Palermo Bonaccini, il presidente nazionale, con l’altra metà, impegnato in altre iniziative. Più che una forza politica, sembra un teatrino di periferia. Ma si divertono così, crogiolandosi nella loro beata incoscienza, con la sventatezza di..

Passa al Senato la riforma
della giustizia. Esulta Meloni

La riforma che introduce la separazione delle carriere della magistratura è stata approvata definitivamente dall'aula del Senato. Il disegno di legge costituzionale ha avuto 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni. Il voto è il quarto e ultimo passaggio parlamentare, come previsto dalla Costituzione. "Oggi, con l'approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini - ha scritto su X la premier Giorgia Meloni -. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani. Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L'Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per..

Attenti allo Zen. Se tutto è mafia niente è mafia. O no?

La visita della Commissione regionale antimafia allo ZEN può rivelarsi utile. Può segnalare l’attenzione delle istituzioni per una zona della città dalla quale sono venuti gli autori dei più recenti episodi di efferata criminalità e dove marginalità ed enormi problemi sociali contribuiscono a generare violenza. Può servire una seduta “aperta alla cittadinanza, alle istituzioni, alle associazioni, per aiutare lo ZEN a reagire”, come ha detto Antonello Cracolici. Al netto di qualche evidente nota populista, è opportuno che si esca dal “Palazzo” per andare nei luoghi del malessere, per far sapere ai suoi abitanti che non sono soli, che si ascoltano le voci di chi vive in un contesto nel quale il legame tra loro e lo Stato, se mai è esistito, è diventato esile al punto da apparire inesistente. È..

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