L’allontanamento progressivo da Musumeci è nei fatti – le Amministrative gridano vendetta – e ora anche nelle parole. Stefano Candiani, segretario del Carroccio, spera di intavolare con il governatore un discorso sul futuro, ma non è detto che debba essere (per forza) Musumeci il prossimo presidente. Specie dopo la mancata risposta alla proposta di federazione fra Lega e Diventerà Bellissima. Rispondendo a una domanda sul rilancio del grande centro, Candiani offre un identikit abbastanza chiaro: “Io sono disposto a confrontarmi sul centro, ma perché si parla di personaggi e non di temi? Che cos’è attraente, che ci siano Cuffaro e quegli altri? O che si parli di famiglia, lavoro e infrastrutture. Anche di sovranità e di identità, suvvia. Come è stato fatto in Veneto: un bravo governatore e una politica che fa blocco nell’interesse del proprio territorio. Ecco, io vorrei che ci fosse lo stesso in Sicilia. Voglio uno Zaia anche in Sicilia”. Esiste? “Siamo qui per questo”. Niente, non sembrerebbe Nello Musumeci.