Hic genuflectur. Davanti a Piera Maggio bisogna genuflettersi e attendere con tutta la speranza del cuore che la mamma di Mazara del Vallo possa un giorno riabbracciare Denise, la bambina che diciassette anni fa le è stata rapita sotto casa. Ma il circo mediatico costruito attorno alla tragedia comincia già a inorridire. Non c’è rete televisiva, da Chi l’ha visto a Quarto Grado, che non prometta uno scoop o una verità in esclusiva. Si reclutano avvocati e sospettati, testimoni e vicini di casa, criminologi e opinionisti; persino ex procuratori che lamentano la mala gestione delle indagini e dei processi che si sono celebrati e non sono approdati a nulla. Ma attenzione: appena vedete Barbara D’Urso avventarsi, con le sue lacrime finte, sul dolore di Piera Maggio potete star certi che il teatrino del talk-show si risolverà comunque in una selvaggia e cinica beffa.