Artista poliedrico, cantante, musicista, attore, cabarettista, drammaturgo, cantautore, regista, presentatore. Cocò Gulotta ha 51 anni ma a leggere il suo mirabolante curriculum potrebbe anche averne 103. Un percorso artistico iniziato grazie all’incoraggiamento di Giorgio Li Bassi, Raffaele Sabato, Pippo Spicuzza, Luigi Maria Burruano, Giacomo Civiletti, Toni Sperandeo, Giovanni Alamia, Paride Benassai (“i miei maestri”, dice Cocò) e proseguito attraverso il gruppo di cabaret “Le Ascelle”, il gruppo pop demenziale Jo Chinotto con Manlio Noto, la compagnia Muralia (per la quale scrive, produce e mette in scena diversi spettacoli).

È degli anni Duemila la collaborazione con Emma Dante, Giuseppe Cutino, Sandro Dieli, Giuseppe Moschella e Rinaldo Clementi (“Teatrinstabili” fu una compagnia unica in cui ognuno mise in scena una propria regia per l’allestimento di uno spettacolo unico per 5 quadri). Poi una lunga cavalcata che lo vede al fianco di Ernesto Maria Ponte, attore-cantante nella compagnia Operette Parsifal di Franco Zappalà, ospite fisso del cast di Agrodolce (Rai3), con Salvo Piparo e Costanza Licata al Triunfo di Santa Rosalia. Senza dimenticare il progetto ambizioso di Bottega Retrò (due album all’attivo). Adesso il progetto Fisiognomica, una tribute band di Franco Battiato assieme a Al Di Rosa, Marco D’arpa, Vito Lo Galbo e Fabrizio Pezzino, “il nostro gioiellino musicale”, lo chiamano. Domani 20 ottobre la loro seconda serata al bar Massaro di via Ernesto Basile dopo il grande successo del debutto all’Officina Di Dio. Si inizia alle nove, Cocò e le sue mille vite vi aspettano.