L’anno elettorale è ormai alle porte e la politica siciliana pensa in grande: grazie ai numerosi concorsi (im)banditi da palazzo d’Orleans, si potrebbe arrivare a oltre duemila figure professionali da inserire in organico. Una svolta, nonostante le misure stringenti imposte da Roma nell’ultimo accordo Stato-Regione (che risale al 14 gennaio). L’alibi del blocco del turnover è superato di fronte a motivi di forza maggiore.

Ad esempio, l’allestimento di una squadra in grado di fronteggiare l’arrivo di una vagonata di miliardi grazie al Recovery Plan. In questo caso, come raccontano diffusamente i giornali di oggi, ci si muoverà su una doppia direzione: la prima prevede l’assunzione di 300 tecnici specializzati grazie a una norma fatta inserire dall’ex assessore alla Funzione Pubblica, Bernadette Grasso, nell’ultima Finanziaria. Il bando, che sarà pubblicato nelle prossime settimane, prevede l’ingaggio a tempo determinato (con contratti di tre anni) di due esperti nel settore economico-finanziario, cinque professionisti della pianificazione, 48 esperti nel settore amministrativo e 215 tecnici, tutti da distribuire fra Regione e Comuni.

Ma sulla gestione delle risorse comunitarie, c’è già un ricco aperitivo: la presidenza e l’assessorato alla Formazione ha già aperto le selezioni per l’assunzione di 23 super esperti con un contratto da appena 220 giorni (ma molto ben retribuito). Anch’essi daranno una mano nella programmazione delle risorse provenienti dal Pnrr che la Sicilia dovrà spendere con cura – e grazie a progetti all’avanguardia – per non restare impantanata. Questi professionisti guadagneranno fra i 227 e i 320 euro al giorno.

L’opportunità più ghiotta resta, invece, la mega-selezione dei Centri per l’Impiego. Su questo fronte si è accumulato un ritardo atavico. In primo luogo perché l’avvento di Renato Brunetta al Ministero della Pubblica Amministrazione ha cambiato le regole del gioco, modificando le procedure concorsuali; in secundis, perché il governo Musumeci ha deciso di tagliare i ponti con Formez, che garantiva l’assistenza tecnica e la gestione delle domande. Per andare avanti bisognerà prima firmare il contratto con la ditta esterna. “Entro quest’anno – diceva, qualche giorno fa, l’assessore al Lavoro Antonio Scavone – partiranno le procedure. Le prove saranno celebrate fra gennaio e febbraio”. Le assunzioni, invece, cadranno prima delle elezioni Regionali, in programma per il prossimo autunno.

Non saranno le uniche, perché l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, sta spingendo tantissimo per la prima fase del concorso (la proposta iniziale, per centinaia di posti, è stata impugnata da Roma) che porterà all’inserimento di 46 nuove guardie forestali all’interno del Corpo. Serve un ultimo passaggio all’Ars – già domani – poi il bando verrà pubblicato, mentre le prove si terranno entro la prossima primavera. Sono attese migliaia di domande: da queste verrà creata una lunga graduatoria a cui si attingerà nel prossimo quinquennio per la messa a regime di circa 600 dipendenti.

C’è un ultimo scaglione di cui tenere conto: quello che attiene le società partecipate. Anche in questo caso – al netto di pochissime deroghe – Roma ha vietato le assunzioni, nell’ottica di una riduzione degli sprechi e del contenimento della spesa. La politica regionale, però, una soluzione riesce sempre a trovarla. Sette posti sono in palio al Maas (il Mercato agroalimentare di Catania), 150 all’Ast, l’azienda siciliana dei trasporti, che di recente ha reclamato l’assunzione di autisti e dirigenti. E infine c’è anche la sanità: oltre alla proroga dei contratti a tempo determinato dei vari professionisti utilizzati per l’emergenza Covid, resistono le solite vacatio negli organici degli ospedali. Secondo il Giornale di Sicilia ci sono in palio 114 posti fra dirigenti medici e amministrativi. Il maggior numero di posti li ha messi a concorso il Policlinico di Catania. Sono tutti incarichi di dirigente medico: 14 in ortopedia e traumatologia, 9 in ginecologia e ostetricia, 4 in chirurgia maxillo facciale, 7 neurologia, 6 di neurochirurgia.