L’indicazione ce la dà il siparietto serale con Bruno Vespa. Quando il principale candidato a condurlo, maliziosamente, chiede a Giuseppe Conte se si sente un po’ escluso dal duello Meloni-Schlein, la risposta – a malizia, malizia e mezza – vale un programma: “Vorrà dire – afferma serafico l’ospite – che se quel duello lo vince Elly Schlein, la partita è chiusa, se invece lo vince Giorgia Meloni se la vedrà con me…”. E qui il cronista, malizioso pure lui, può aggiungere diversi sottotesti a suo piacimento: da un “già mi frego le mani” a “le farò vedere i sorci verdi” a un “dopo l’avversaria di comodo arriva l’avversario vero”. E se si passa dal sottotesto alla traccia di quel che ha in mente si comprende che il campo giusto di cui parla Conte ha dentro, incorporata, una partita per la leadership che il leader dei Cinque stelle non considera affatto chiusa. Anzi, è appena iniziata. Continua su Huffington Post