“Questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese”. Così il premier Giuseppe Conte ha parlato oggi pomeriggio in conferenza stampa, nel cortile di palazzo Chigi. “A distanza di circa un mese dal 4 maggio i numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza, sono incoraggianti. Ora possiamo ripartire”, ha detto Conte, che però non ha abbassato la guardia sulla difficile contingenza economica. “Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale – ha detto il premier -. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”.

Poi il presidente del Consiglio ha fatto il punto sugli strumenti che, da qui ai prossimi mesi, dovranno modificare la macchina-Italia: “Occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando”, ha detto il premier, “l’ultima riforma fiscale è di cinquanta anni fa: serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno”.

“Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata – ha detto Conte -: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci” contro il virus sono “distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”.

Un passo avanti anche nei confronti delle opposizioni, che il 2 giugno sono scese in piazza a manifestare: “Su ieri è chiaro che abbiamo ben superata la fase più acuta, quindi è giusto manifestare le critiche, anche contro il governo, ma auspico che tutto avvenga seguendo le norme di precauzione. La libertà di manifestare contro il governo è il sale della democrazia, ma si faccia rispettando le precauzioni minime. Non si torni ai contagi”.