Prima la presidenza della commissione Esteri del Senato che se ne va a Forza Italia. Poi gli zero virgola alle amministrative. Quindi la scissione di un terzo dei parlamentari fedeli a Di Maio. Lo scazzo con Grillo sul nodo del doppio mandato, neanche sciolto peraltro. E ancora: la querelle senza fine con Draghi sull’appoggio al governo: chiamo io, no ti telefono dopo, ci incontriamo venerdì, no meglio lunedì, oggi meglio sentirci solo al telefono. Qualcuno dia una medaglia a chi ci capisce qualcosa. L’unica cosa certa è che Conte sta passando settimane infernali. Re senza terra né popolo, pallida imitazione del premier eroe della pandemia, lo stesso che fece perdere la testa a centinaia di migliaia di Bimbe di Giuseppe Conte su Instagram. “D’altronde” – dice ad HuffPost Giovanni Diamanti, esperto di Marketing Politico – quello era un consenso da figura istituzionale”. La stessa autorevolezza da premier non si traduce automaticamente in un carisma da leader di partito. Continua sull’Huffington Post