L’idea, a ben vedere, non è che sia proprio nuovissima, se già nel 1876 (sì,sì, Ottocento), l’allora ministro dei Lavori pubblici, Giuseppe Zanardelli, osservò che, se non si fosse potuti passare “sopra i flutti”, si sarebbe sempre potuto tentare “sotto di essi”. Todo modo para buscar Messina, insomma, e per “unire la Sicilia al Continente”. Solo che poi, passati i decenni e i governi, disfatto il Regno, l’Impero e la Prima Repubblica, si capì insomma che tra le due, l’idea di trapanare i fondali tra Scilla e Cariddi era la meno intelligente. “Tra il ’90 e il ’95 si vagliarono quattro differenti progetti, e quello del tunnel fu il primo a essere scartato”. Continua a leggere su ilfoglio.it