Corruzione elettorale: altra inchiesta per Luca Sammartino

Luca Sammartino, classe '85, deputato regionale di Italia Viva, è il primo firmatario del ddl sburocratizzazione

Cento finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione dello Scico, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone ritenute appartenenti o riconducibili ai clan Laudani e Santapaola. I soggetti sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento personale, detenzione e porto di armi da fuoco.

I provvedimenti restrittivi – 10 in carcere e 8 ai domiciliari – sono stati emessi dal Gip presso il tribunale di Catania su richiesta della Dda della Procura etnea. I militari hanno inoltre sequestrato le quote sociali ed il patrimonio di una società di trasporti per un valore di circa un milione di euro. Fra i 37 indagati, però, spicca il deputato regionale di Italia Viva, Luca Sammartino, a causa di un presunto episodio di corruzione elettorale avvenuto nel corso della campagna elettorale delle Regionali 2017.

“Luca Sammartino – si legge nel capo d’imputazione – nella qualità di candidato nelle consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento Regionale Siciliano del 5 novembre 2017” avrebbe offerto a “Girolamo “Lucio” Brancato – che” avrebbe “accettato la promessa in cambio del proprio voto e di quello dei suoi esponenti familiari – le seguenti utilità: un posto di lavoro per il nipote di Brancato (non meglio identificato) presso la Mosema spa, società a partecipazione pubblica per la gestione dei rifiuti, di Mascalucia, e lo spostamento della cabina telefonica sita nei pressi della pizzeria di Massanunziata gestita dalla moglie di Brancato. Il reato – secondo il capo di imputazione – sarebbe stato commesso il 28 ottobre 2017, pochi giorni prima della consultazione elettorale”. Brancato è stato arrestato nel corso delle operazioni odierne.

Sammartino però non ne sa nulla: “Apprendo la notizia dagli organi di stampa. Sono consapevole di non aver commesso alcun reato. Quando avrò contezza degli atti, sarò in condizione di replicare e mi difenderò adeguatamente”. Il deputato è coinvolto in un altro filone d’inchiesta, sempre pe corruzione elettorale, a Catania. Il processo è giunto alla fase preliminare.

Paolo Cesareo :

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie