Salvare il Natale. Ormai sembra una farsa, ma è chiaro che la risalita del numero dei contagi – ma non in maniera galoppante – pone qualche interrogativo sulle prossime feste. Anche in Sicilia continua a crescere il numero dei ricoveri: un dato che potrebbe determinare, entro metà dicembre, il ritorno in zona gialla. Come a fine estate, per intenderci, quando venne reintrodotto l’utilizzo della mascherina all’aperto e un numero massimo di quattro commensali al tavolo dei ristoranti. Ma partiamo dai numeri: la Sicilia ha un tasso di occupazione del 5% nei reparti di Terapia intensiva, laddove la soglia critica è del 10. Mentre i reparti d’area registrano il 9% di saturazione (contro un limite del 15). L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (81%) soggetti non vaccinati.

Ma ciò che preoccupa è l’incidenza, che mostra “una chiara tendenza all’incremento rispetto alle settimane precedenti con un valore di 61,68/100.000 abitanti. Il rischio più elevato, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si registra nella provincia di Catania (105,5 nuovi casi su 100.000 abitanti), Messina (98,6) e Siracusa (86,7)”. Lo scrive il Dasoe (dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico) nel bollettino aggiornato di ieri. L’incidenza è uno dei tre parametri che determinano il cambio di colore. Come dichiara a Repubblica il prof. Vito Muggeo, del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell’università di Palermo, “le terapie intensive sono aumentate del 22,6 per cento in una settimana. Con questo ritmo dovrebbero raggiungere la soglia del 10 per cento di occupazione fra 13 giorni. I ricoveri ordinari stanno crescendo più lentamente e con l’attuale ritmo la soglia del 15 per cento dovrebbe arrivare tra 35 giorni”. L’unica contromossa è spingere coi vaccini.

In Sicilia i vaccinati con prima dose si attestano all’81,31 per cento del target regionale, gli immunizzati sono al 78,44 per cento. Le terze dosi finora somministrate sono 105.568 (pari all’1.54 % delle somministrazioni complessive). Nella settimana in esame (4-10 novembre) si evidenzia un significativo aumento delle prime dosi, che ha interessato tutte le fasce di età, rispetto alla settimana precedente (28 ottobre-3 novembre) pari al 32,73 per cento, con un’inversione di tendenza rispetto ai 15 giorni precedenti. Da oggi, intanto, anche il Comune di Nicolosi, nel Catanese, torna in zona arancione. Da domani, invece, toccherà a Limina e Monforte San Giorgio, in provincia di Messina. Le misure restrittive anti Covid, a causa dell’alto numero di positivi in rapporto ai vaccinati, saranno in vigore fino a mercoledì 24 novembre (compreso). Resta comunque consentita la ristorazione e la somministrazione di alimenti e bevande mantenendo, però, sempre il limite di quattro persone al tavolo (a eccezione dei conviventi).