I vigili del fuoco hanno ultimato oggi, intorno all’ora di pranzo, le operazioni di svuotamento del sottopasso di viale Leonardo da Vinci, in viale Regione Siciliana, a Palermo. Nel sottopasso, fanno sapere dal comando dei pompieri, non è stato rinvenuto alcun corpo, né ulteriori vetture coinvolte. L’attività dei pompieri prosegue per fronteggiare richieste di verifiche di stabilità di edifici o parti di essi coinvolti nell’eccezionale ondata di pioggia. Sono inoltre in corso numerosi interventi per intonaci pericolanti e prosciugamenti. Per fronteggiare l’emergenza sono già stati effettuati complessivamente oltre 150 interventi di soccorso tecnico urgente con il raddoppio dei turni di servizio del personale operativo del Comando e con il contributo di sezioni operative provenienti dai altri comandi della regione, Messina, Enna, Trapani e Caltanissetta.

Orlando chiede lo stato di calamità

A seguito del pesantissimo nubifragio che si è abbattuto mercoledì pomeriggio su Palermo, il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto lo stato calamità naturale per accelerare le procedure ed i rimborsi. La richiesta, avvenuta ieri nel corso di un vertice in Prefettura, è stata anticipata ai ministri per l’Ambiente, Sergio Costa, e per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l’attenzione del Governo nazionale.

Orlando ha inoltro disposto che venga attivato un indirizzo e-mail per raccogliere tutte le segnalazioni di danni ad immobili ed autoveicoli per la costituzione di un dossier a supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni. “La situazione – ha dichiarato Orlando – è la prova del fallimento del Commissariamento del 2015 che, come allora denunciammo, era solo una mossa politico-affaristica frutto dello “stato di calamità istituzionale” degli anni del Governo Crocetta. Se il Governo nazionale e quello regionale vogliono segnare davvero il cambiamento, dimostrino che le strutture Commissariali da loro gestite sono in grado di recuperare i quasi cinque anni perduti su tutti i fronti e lo facciano coinvolgendo, a Palermo come in decine di altri comuni siciliani, i sindaci che subiscono la vergogna di un Commissariamento continuo e ampiamente improduttivo. Mentre a Genova, la struttura Commissariale che coinvolge il Sindaco e la città ha prodotto i risultati a tutti noti per la ricostruzione del Ponte Morandi, in Sicilia – insiste il primo cittadino – i sindaci sono del tutto esautorati dal proprio ruolo amministrativo e gestionale, pur dovendo rispondere politicamente di quanto avviene in città, proprio in settori di fondamentale importanza per la prevenzione di catastrofi naturali” .

Intanto, a Palazzo delle Aquile, il vicesindaco Fabio Giambrone ha incontrato i vertici delle società partecipate e di diverse aree organizzative dell’amministrazione per fare il punto operativo della situazione. In particolare, con Amat e Polizia municipale si è discusso della rimozione delle auto danneggiate, secondo l’ordine cronologico delle richieste pervenute alla Centrale Operativa di via Dogali. L’AMG si sta occupando di verificare la sicurezza della pubblica illuminazione, l’Amap dell’accesso ai sottopassi per la riattivazione degli impianti e, con RAP, lavorerà a supporto dei Vigili del Fuoco per la rimozione del fango, la pulizia e la riparazione delle strade che dovessero risultare danneggiate.