“Ho incrociato a Taormina il mio collega sindaco di Catania Salvo Pogliese che mi ha chiesto conto e ragione delle crescenti voci che circolano nei cosiddetti palazzi che contano sulla mia prossima candidatura a presidente della regione siciliana che fa tanto imbestialire il presidente Nello Musumeci. Io ho detto a Salvo che per ora sono concentrato esclusivamente a fare il Sindaco di Messina e se vuole farci un pensierino io non ho nulla in contrario”. Lo ha scritto il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in un post su Facebook. “Salvo Pogliese è rimasto sbalordito della mia disponibilità nei suoi confronti – ha proseguito De Luca – però gli ho detto che non deve fare come il presidente Musumeci: ha impiegato tre anni per capire, come una bella addormentare nel bosco, che la struttura regionale così come non è produttiva. Comunque – è la chiosa – il patto generazionale con il collega sindaco Salvo Pogliese è stato sottoscritto: io rimango in trincea a fare il Sindaco di Messina (se la comunità mi riconfermerà) e lui farà l’inquilino dei palazzi dorati palermitani (se i partiti di centro destra lo vorranno)”.

A stretto giro di posta, con un commento al post, Pogliese ha gettato acqua sul fuoco: “Caro Cateno, ti ringrazio per la “palla avvelenata” ma mi sono dimesso dal parlamento europeo per servire la mia città con un dissesto ereditato (e 1.580.000 di euro di debiti) e continuerò a farlo! Palermo? No, grazie. A Catania. Hic manebimus optime”.